I produttori di pomodoro da industria della sezione di prodotto di Confagricoltura Emilia-Romagna hanno eletto Giovanni Lambertini (nella foto) nuovo presidente. Lambertini succede al piacentino Fabrizio Portapuglia che ha ricoperto per diversi anni anche il ruolo di presidente nazionale del settore. Nei prossimi giorni saranno designati i vicepresidenti.
Lambertini, agricoltore di Cadeo, conduce una dimensionata azienda ad indirizzo orticolo industriale ed è anche presidente della sezione di prodotto Pomodoro da Industria di Confagricoltura Piacenza. Il neo eletto nella sezione di Confagricoltura ha ricoperto diversi e prestigiosi incarichi in campo sindacale ed associativo ed è stato presidente di AINPO dal 2006 al 2009.
A lui è stato affidato il compito di rappresentare l’Associazione regionale in un settore, quello del pomodoro da industria, ad alto valore aggiunto e cardine dell’economia agroalimentare regionale. L’Emilia-Romagna è leader nazionale nella produzione dell’oro rosso e Confagricoltura gioca un ruolo da protagonista nell’ambito della rappresentanza di settore.
“Ringrazio della fiducia riposta – commenta Lambertini – come produttori stiamo affrontando un periodo difficile che speriamo di riuscire a superare positivamente, anche con il supporto delle adeguate azioni sindacali. Da parte mia, garantisco da subito massimo impegno, così come in tutti gli incarichi che l’Associazione mi ha affidato. Porto avanti volentieri il lavoro che Portapuglia ha ben impostato in questi anni e col quale ho sempre collaborato”.
“A Fabrizio Portapuglia va un doveroso ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni – ha dichiarato Guglielmo Garagnani, presidente della Confagricoltura Emilia Romagna – e per l’impegno sindacale profuso a vari livelli. A Giovanni Lambertini i miei migliori auguri per questo ruolo che lo porterà a presidiare il settore del pomodoro emiliano-romagnolo per i prossimi anni che saranno importanti e cruciali per questa coltivazione. Confagricoltura da tempo sta seguendo l’evolvere delle questioni che riguardano il settore e che vanno ad aggravare la situazione già difficile delle imprese agricole"
