CONAD ADRIATICO SCOMMETTE SUL SUD E SULL’ALBANIA: INVESTIMENTO DA 6 MILIONI

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Lotta al carovita e sostegno ai consumi: sono questi i punti forti dell’impegno di Conad Adriatico in Puglia e in Basilicata nel 2011. La cooperativa ha potenziato ulteriormente le iniziative a tutela del potere d’acquisto delle famiglie con l’offerta di una serie di panieri di prodotti a prezzi convenienti che hanno fatto risparmiare ai clienti 127,8 milioni di euro.

Tale offerta rappresenta il 31,7% del fatturato realizzato in Puglia e il 36,1% in Basilicata. I prodotti a marchio hanno avuto un ruolo di primo piano, tanto che uno su sei venduti in Puglia e uno su cinque in Basilicata sono Conad, in crescita rispetto al 2010. Nel 2011, Conad Adriatico Puglia e Basilicata ha sviluppato un fatturato di 260,6 milioni di euro – di cui 240,6 milioni di euro nella sola Puglia – con 112 punti di vendita – per una superficie complessiva di 61,5 mila metri quadrati – 60 soci e 1.350 addetti impiegati nella rete di vendita. Opera con 103 punti di vendita in Puglia e 9 in Basilicata, adatti ad ogni necessità di spesa.

In Puglia Conad Adriatico detiene una quota di mercato del 6,3% e in Basilicata del 3,5%. Sono 133 i fornitori di prodotti agroalimentari delle Province di Bari, Brindisi, Barletta-Andria-Trani, Foggia, Lecce, Taranto (123) nonché di Matera e Potenza (10) dai quali, nel 2011, Conad Adriatico ha effettuato acquisti per oltre 25 milioni di euro.

Un ruolo altrettanto importante l’ha Conad, che in Puglia e Basilicata ha sottoscritto accordi con 19 fornitori locali per un fatturato di 90,2 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2010. Il consorzio nazionale distribuisce le produzioni agroalimentari di eccellenza di queste Regioni nel resto d’Italia e nei mercati europei grazie ai partner di Coopernic, società cooperativa di diritto europeo fondata dalle catene Conad (Italia), Colruyt (Belgio), Coop Suisse (Svizzera), E. Leclerc (Francia) e Rewe (Germania).

In Puglia, Conad sta portando avanti il progetto di filiera per l’uva Italia lanciato lo scorso anno da Coopernic: nel 2011 nei punti di vendita sono stati venduti 26 milioni di chilogrammi di uva pugliese.

"L’auspicio è che questo progetto abbia il sostegno e la piena collaborazione delle istituzioni e delle associazioni di produttori agricoli – commenta il Direttore Generale di Conad Francesco Pugliese – perché è la strada giusta per dare valore al rapporto con la filiera agroalimentare nazionale, troppo spesso penalizzata dalle numerose inefficienze. Un progetto che mira a costruire un rapporto diretto, senza passare attraverso soluzioni che vengano prese a pretesto per dividere anziché avvicinare questi due mondi. Ciò che facciamo con l’uva Italia è solo un esempio di ciò che potremmo realizzare con una distribuzione che ha il calibro delle nostre imprese cooperative e dei partner di Coopernic".

"Stiamo affrontando questa difficile fase di congiuntura economica investendo sui nostri soci e sul prestigio della marca commerciale, che cresce ben più della media Italia. Cerchiamo di creare le condizioni ottimali per promuovere nuovo sviluppo in queste Regioni e assicurare ai clienti le migliori risposte alle loro esigenze. Esigenze che oggi sono essenzialmente di convenienza, vale a dire del migliore rapporto tra qualità e prezzo dei prodotti" sottolinea l’Amministratore Delegato di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando (nella foto).

"I risultati ottenuti in Puglia, in Basilicata e in Albania confermano che i clienti riconoscono e apprezzano sempre più ciò che i soci e la cooperativa fanno per andare incontro alle loro esigenze, oltre all’offerta di qualità e convenienza dei prodotti Conad, sempre più vicini a quelli leader di mercato".

Nel corso del 2012 Conad Adriatico investirà oltre 6 milioni di euro. In programma l’ampliamento della rete di vendita con 14 punti di vendita – 12 in Puglia e 2 in Basilicata – per un totale du 123 posti di lavoro, mentre in Albania la cooperativa aprirà 9 pdv tra supermercati e discount. Secondo le previsioni, il fatturato complessivo a fine anno dovrebbe superare i 332 milioni di euro. Conad Adriatico è la prima cooperativa del sistema Conad ad avere riproposto il proprio modello imprenditoriale anche in Albania, dove è presente attraverso la controllata Conad Shqiperia e con il centro di distribuzione nei pressi di Tirana.

Sono 20 i punti di vendita in funzione, per un totale di circa 9 mila metri quadrati di area di vendita. Il fatturato ha superato i 24 milioni di euro, con un incremento del 15% rispetto al 2010. Nel 2011 sono stati importati dall’Italia circa 8 mila prodotti (l’80% dei volumi totali del cedi di Tirana). Il 20% dell’assortimento è rappresentato da prodotti tipici locali. Punto di forza si conferma il prodotto a marchio, che ha raggiunto il 25% di quota.

Conad Adriatico ha chiuso il 2011 con un fatturato al consumo di 890,7 milioni di euro, in crescita del 2,7% rispetto al 2010, realizzato con 339 punti di vendita (con una superficie di oltre 185 mila mq). I soci imprenditori, autentica anima del gruppo, sono 287, i collaboratori nella sede di Monsampolo del Tronto 258 e gli addetti impiegati nella rete di vendita 4.550. Numeri che traggono vantaggio anche dalle vendite di prodotti a marca commerciale, passate da 74,2 milioni di euro a 83,9 milioni, con un’incidenza cresciuta in un anno di quasi 2 punti percentuali: 17,24% contro il 15,65% del 2010. Nelle Regioni in cui opera – Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia – la cooperativa ha una quota di mercato dell’11,4%, anch’essa in crescita. Il contributo alla tutela del potere d’acquisto delle famiglie e al contenimento dell’inflazione ha prodotto un risparmio per i clienti di 315 milioni di euro. Nel 2012 Conad Adriatico investirà 25 milioni di euro nello sviluppo, aumentando il proprio organico di circa 380 collaboratori tra acquisizioni e nuove aperture e puntando ad un fatturato al consumo di 995 milioni di euro. In cantiere 37 punti di vendita (28 in Italia e 9 in Albania) per 25 mila mq di superficie. Infine, nel 2012 Conad Adriatico celebrerà i quarant’anni dalla fondazione. È un’occasione importante non tanto per ripercorrere le tappe di una storia vincente, quanto per sottolineare la validità di un modello cooperativo che sa creare le condizioni per il miglior lavoro.

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