Per il caldo record d’autunno sbiadiscono le mele sugli alberi a causa della mancanza dello sbalzo termico tra giorno e notte che ne favorisce la colorazione. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti, che ha mostrato gli effetti sulle produzioni delle alte temperature che a settembre hanno registrato valori massimi oltre i due gradi superiori alla media con una piovosità piu’ che dimezzata.
Le temperature sempre alte hanno determinato – stima la Coldiretti – un aumento di almeno il 10% degli acquisti di frutta degli italiani ma hanno anche bloccato il processo di colorazione delle mele rosse e delle bicolore. L’escursione termica tra giorno e la notte – spiega la Coldiretti – è infatti necessaria per favorire la formazione degli antociani i pigmenti che determinano la caratteristica colorazione della frutta.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno peraltro – continua la Coldiretti – sono più che dimezzate le precipitazioni e per salvare le piante da frutta dallo stress provocato dal caldo torrido e dall’assenza di pioggia al nord è stato necessario ricorrere straordinariamente all’irrigazione di soccorso per kiwi, mele e pere in un mese in cui normalmente l’acqua è garantita dal cielo. Il settembre di sole ha aiutato peraltro la maturazione perchè aumenta la concentrazione zuccherina rendendo piu’ gustosa la frutta. In molte aree – sottolinea la Coldiretti – è stato dunque necessario allungare il periodo di irrigazione per non perdere le colture in un autunno del tutto anomalo dal punto di vista meteorologico che sta mettendo a rischio le produzioni abituali di stagione. La necessità di una operazione di irrigazione del tutto straordinaria – conclude la Coldiretti – comporta un aggravio di costi per gli agricoltori in una situazione già difficile .dal punto di vista economico.