Coltivazioni sotto attacco dagli insetti, frutta e verdura bruciata dal sole.
Continuano gli effetti devastanti della siccità sull’agricoltura veneta – afferma Coldiretti – con le alte temperature estive che si spingono oltre i 40 gradi è boom di afidi, cimici e lepidotteri che depongono larve sulle foglie degli ortaggi e barbabietole da zucchero danneggiando le piante. Bersagli privilegiati: cetrioli, pomodori, mele e pere soprattutto nel veneziano, mentre sul territorio regionale si registrano i primi casi di bruciature su meloni, angurie, zucchine e melanzane ustionati dai raggi di sole che fanno presagire – secondo Coldiretti Veneto – un calo di produzione del 20% già a giugno. Una situazione che rispecchia il quadro nazionale dove sciami di cavallette, coleotteri giapponesi, ragni, e forficule cominciano a diffondersi ovunque proprio in un momento in cui l’Italia ha necessità di sfruttare tutto il suo potenziale produttivo alimentare per fare fronte agli effetti sui prezzi e sui mercati della guerra in Ucraina.
La fascia delle Alpi, fra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia è, inoltre, alle prese – rileva la Coldiretti – con la rapida avanzata del parassita killer del legno, l’Ips typographus, il Bostrico Tipografico che infetta gli abeti indeboliti dagli effetti dei cambiamenti climatici. Si tratta – spiega Coldiretti – di una vera e propria pandemia delle piante che prende forza mano a mano che si alzano le temperature con l’insetto “mangia tronchi” che esce allo scoperto facendo strage di alberi. I maschi del Bostrico – sottolinea la Coldiretti – entrano sotto la corteccia delle piante e si accoppiano con le femmine che scavano nel legno gallerie lunghe fino a 15 centimetri, dove depongono in media ottanta uova dalle quali – riferisce Coldiretti – escono larve che, a loro volta, creano cunicoli di 5 o 6 centimetri per nutrirsi e crescere dando vita a una nuova generazione di assassini. Una volta che la popolazione si moltiplica e diventa aggressiva, il Bostrico lancia attacchi di massa che portano in breve tempo alla morte delle piante e rendono inutilizzabile il legno.
Per effetto della globalizzazione dei commerci e per l’impatto dei cambiamenti climatici con il surriscaldamento delle temperature – spiega Coldiretti – l’Italia negli ultimi anni ha dovuto affrontare una vera e propria invasione di insetti e organismi alieni arrivati nelle campagne soprattutto con le piante ed i semi dall’estero che hanno causato oltre un miliardo di danni sul piano ambientale, paesaggistico ed economico. Basti pensare – continua la Coldiretti – al batterio della Xylella che arrivato con essenze importate dall’America Latina ha devastato gli oliveti del Salento in Puglia oppure la Cimice asiatica che danneggia i frutteti italiani come la Drosophila suzukii il moscerino killer molto difficile da sconfiggere che attacca ciliegie, mirtilli e uva, oppure il cinipide galligeno che ha fatto strage di castagni fino al punteruolo rosso che ha decimato le palme.
Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che – denuncia Coldiretti – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – conclude Coldiretti – devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni.