L’arrivo del maltempo ha già devastato orti, frutteti e campi di granoturco nel cuneese in Piemonte per le violente piogge e la grandine che accompagna gli straordinari nubifragi che si sono ripetuti a macchia di leopardo in questa estate anomala. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio di Coldiretti sui danni provocati dalla nuova perturbazione che sta creando allarme tra gli agricoltori.
La grandine è la più temuta dagli operatori in questo momento perché provoca danni insanabili alle coltivazioni in una fase prossima alla raccolta, quando – sottolinea Coldiretti – rischiano di svanire i risultati di un intero anno di lavoro.
Il 2013 continua a essere caratterizzato nelle campagne dal ripetersi di eventi estremi con sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi e intense in estate dopo una primavera estremamente piovosa soprattutto nelle regioni del nord. Si tratta degli effetti dei cambiamenti climatici con i quali è costretta a convivere l’agricoltura che a differenza delle attività industriali – conclude Coldiretti – si svolge all’aria aperta ed è quindi soggetta alle bizzarrie del tempo, oltre alle difficoltà di mercato dovute alla crisi.