CLEMENTINE IN CRISI MA CONTINUANO LE PROMO “FOLLI”. ELEUTERI: “COME SI FA A INNOVARE SENZA MARGINI?”

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Ci risiamo. Continuano le promozioni “folli” sulle clementine. Ancora una volta protagonista è Eurospin, che dopo la promo di inizio novembre con le clementine di Calabria IGP vendute a 80 centesimi al chilo, rilancia con l’ultimo volantino, attivo da oggi fino al 12 dicembre, con le clementine con foglia a 0,89 al chilo in bauletto da due chili a 1,78 euro.

Eleuteri: “Boom degli scarti e clementina Comune in crisi”

Prendendo spunto dalla notizia, Marco Eleuteri (nella foto), amministratore di OP Armonia, analizza la situazione del comparto. “Già le promozioni effettuate a inizio campagna erano qualcosa di scandaloso, ma la valutazione vale anche oggi, vista la situazione che il settore sta vivendo”. Il riferimento è in particolar modo ai repentini cambiamenti climatici che stanno mettendo in ginocchio il comparto, in grande sofferenza a dir la verità non solo per il tempo. “Fino a poche settimane fa avevamo un problema di siccità”, premette l’imprenditore a capo del gruppo con sede a Battipaglia. “Oggi siamo sommersi dalle piogge. Il maltempo, che sta impersando dal 10-15 novembre, sta causando un forte aumento degli scarti, a cui si aggiunge una perdita di volumi attorno al 50%. A questo si aggiunge il progressivo declino della varietà Comune, che non risponde più come faceva vent’anni fa, e soffre particolarmente il cambiamento climatico in corso. La campagna continua ad accorciarsi. Un tempo si arrivava fino a febbraio, mentre oggi non arriviamo a Natale, con sempre più difficoltà a garantire la qualità del prodotto”.

Effettuare promo aggressive oggi, vuol dire non riconoscere nulla a chi produce”, osserva Eleuteri, “aggravando ulteriormente una situazione produttiva già drammatica”. La raccolta avviene sotto i costi di produzione, che considerando anche la raccolta, precisa il manager di Armonia, arriva a 50 centesimi, a cui se ne devono aggiungere almeno 20 o 30 per gli altri passaggi nella lavorazione, tra scarti e confezionamento, arrivando così alla cifra proposta da alcune catene distributive ai consumatori.

“Imprescindibile il rinnovamento colturale. Ma con quali risorse? I produttori non hanno margini”

Promo a parte, Eleuteri torna ad insistere su i temi centrali su cui è necessario lavorare per far tornare competitivo il comparto delle clementine: il nodo fondamentale gira attorno al rinnovamento colturale. “Più o meno abbiamo gli stessi ettari di vent’anni fa ma con un calendario produttivo dimezzato ed una forte concentrazione del prodotto in poche settimane. L’ironia della sorte è che ora il prodotto nazionale viene svenduto mentre tra alcune settimane, quando i volumi di clementine italiane calerà nettamente, le catene distributive saranno costrette ad immettere merce importata a prezzi nettamente superiori. Oltre il danno la beffa”.

La parola d’ordine è sempre innovazione ma a che prezzo? “Se i produttori non hanno un minimo margine dove trovano le risorse economiche per effettuare investimenti e innovare, a partire dal rinnovamento varietale?”, si domanda preoccupato Eleuteri, che comunque sottolinea come molti retailer tendano comunque a valorizzare le produzioni. “Le clementine troppo spesso vengono considerate come una commodity. Ciò dovrebbe far riflettere, anche perché ci sono altri prodotti, che una volta venivano considerati più “poveri”, come patate e cipolle, su cui si sta facendo un importante lavoro di valorizzazione. La realtà è che sul settore delle clementine si fa poca politica di marca, non si valorizza il prodotto, anche per mancanza di una reale sostenibilità economica”.

Su prodotti di alta qualità e con catene disposte a valorizzare il prodotto, tuttavia, la politica di marca premia. L’esempio arriva proprio da “Dolce Clementina”, il brand di OP Armonia. Nei giorni scorsi lo stesso Eleuteri ha pubblicato sul proprio profilo facebook una foto in cui si vedono il prodotto a marchio in promozione a 1,99 euro al chilo, all’ingresso del nuovo punto vendita a insegna Siconte, da poco inaugurato a Montegranaro (Fermo, Marche).

Emanuele Zanini

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