Il maltempo non dà tregua al nord, a partire dal Veronese, dove le piogge continue delle ultime settimane e le temperature basse stanno condizionando pesantemente la stagione di alcune produzioni. Anche ieri, mercoledì 13 giugno, piogge torrenziali con temporali a macchia di leopardo, hanno colpito il territorio scaligero. Le precipitazioni di ieri si sommano a quelle delle scorse settimane che già avevano condizionato alcuni areali produttivi.
A tal riguardo Andrea Garonzi, vice presidente di Cia, aveva lanciato l’allarme. “A causa del maltempo ci sono agricoltori nell’Est Veronese che stimano una perdita fino all’80% delle ciliegie precoci, ma anche le medie, in raccolta, sono almeno per il 50% spaccate. E ciò vuol dire che in buona parte finiranno nello scarto. Per le tardive, al momento, il fenomeno del cracking si stima attorno al 5% (ma il rischio è che aumenti sensibilmente, ndr), ma se continuerà a piovere non si salveranno neanche loro. Il problema è che, in generale, la qualità non è ottimale: a causa della mancanza del sole il colore dei frutti è pallido e anche le pezzature non sono ideali. Tutto questo mentre dalla Spagna cominciano ad arrivare ciliegie belle, di colore rosso vivo, che, oltre a farci concorrenza, stanno spingendo i prezzi verso il basso”.
La situazione si è aggravata nelle ultime ore.
Il Veronese, nonostante sia una delle aree italiane maggiormente vocate alla cerasicoltura, sta perdendo ettari di produzione negli ultimi anni. A farne le spese i produttori che negli ultimi anni devono affrontare una stagione sempre più condizionata dal maltempo che nell’ultimo periodo sta colpendo duro proprio nel mese di maggio e in parte anche giugno, tradizionali periodi di raccolta. (e.z.)