CILE, A SETTEMBRE IL VALORE DELL’EXPORT CONTINUA A CORRERE

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Da gennaio a settembre, l’export di frutta fresca dal Cile è arrivato a quota 2,138 milioni di tonnellate, per un valore stimato di 4,612 miliardi di dollari, secondo l’ODEPA. Rispetto allo stesso periodo del 2022, queste esportazioni registrano un -7,3% in volume, ma un +11,3% in valore.

La ciliegia è stata la categoria principale esportata in questo lasso di tempo, con un volume di 302.827 tonnellate (+6,1% rispetto allo stesso periodo 2022) e un valore stimato di 1,819 miliardi di dollari (+21,8%), corrispondente al 39,4% del valore totale dell’export di frutta fresca nel periodo analizzato. La Cina è la destinazione principale, con il 91,1% del valore totale delle esportazioni di ciliegie cilene.

A segure, l’uva da tavola, con 495.308 tonnellate (-18%) per un valore stimato di 865,8 milioni di dollari (+0,4%), pari al 18,8% del valore totale delle esportazioni di frutta fresca. Gli Stati Uniti sono la nazione che ha acquistato maggiormente in questo periodo, con il 46,8%, seguiti dalla Cina con il 13,2%.

In terza posizione le mele con 446.000 tonnellate (-18,3%), per un valore stimato di 461,7 milioni di dollari (-0,2%), pari al 10% del valore totale delle esportazioni di frutta fresca. Principale paese di destinazione gli Stati Uniti, con il 14,7% del valore totale delle spedizioni di mele, seguiti da Colombia (13%), Brasile (9,7%) ed Ecuador (6,8%).

In quarta posizione i mirtilli con 72.424 tonnellate (-19,9%) e 319,8 milioni di dollari (-10%), che equivalgono al 6,9% del valore totale delle esportazioni di frutta fresca. Principali destinazioni Stati Uniti (49,1%) e Paesi Bassi (19,8%).

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