Nei giorni scorsi il Comitato degli Agrumi del Cile (Comitè de Citricos de Chile) ha riferito i risultati relativi all’ultima stagione di commercializzazione del prodotto sui mercati terzi. I dati sono più che incoraggianti: nel 2015 il totale delle esportazioni cilene di agrumi sono aumentate del 30% rispetto alla stagione precedente.
In particolare, dell’intero volume spedito – circa 204.000 tonnellate – il 37% è costituito da mandarini mentre per le arance la percentuale è del 33% e per i limoni del 30%. In termini relativi, l’export di mandarini delle varietà tardive è aumentato del 57% rispetto al 2014, quello dei limoni del 43%, delle arance del 18%, mentre per le clementine dell’11%.
Il mercato nordamericano è stato quello che meglio riflette la crescita registrata, avendo assorbito 165.000 tonnellate di prodotto (l’81% del totale) tra maggio e ottobre, grazie ad una forte domanda da parte dei consumatori e rivenditori al dettaglio. Stati Uniti e Canada si confermano dunque i principali mercati di destinazione per gli agrumi provenienti dal Cile, nonostante la forte concorrenza di Sud Africa, Australia, Uruguay e Perù. La campagna attuale ha tuttavia mostrato anche un deciso aumento delle spedizioni verso l’Europa, il mercato più ricettivo per i limoni cileni. Al momento, il 13% delle spedizioni di limoni dal Cile sono destinate a mercati europei.