CILE, LA MULTINAZIONALE SB GROUP SI UNISCE ALLE FILIALI ESTERE E CAMBIA NOME: SI CHIAMERÀ GIDDINGS FRUIT

Condividi

Una piccola ma importante rivoluzione sta modificando l’assetto del commercio frutticolo sudamericano. La storica multinazionale cilena SB Group si è unita alle sue affiliate di Perù, Messico e Stati Uniti sotto un unico brand, Giddings Fruit, dal nome del presidente Julio Giddings (nella foto). Un’operazione che comporterà anche l’accorpamento di società di distribuzione in Asia e in Europa.

“Vogliamo che il nostro lavoro dia frutti migliori; per questo siamo lieti di comunicare che da oggi il nostro gruppo cambia nome. Un passo importante che consolida la nostra base produttiva in quattro paesi, per un totale di oltre 30 mila tonnellate gestite. Siamo orgogliosi di appartenere ad un gruppo internazionale con attività in Asia, Stati Uniti e Europa”. È questo il messaggio che si legge nella pagina del sito in ristrutturazione, che comunica ai clienti la novità annunciata in anteprima nei giorni scorsi durante il Terzo Congresso Tecnico Internazionale in Cile.

Il nuovo assetto potrà contare su raccolti provenienti da oltre 3.500 ettari di campi suddivisi tra cinque aziende: SB Berries, dedicata all’esportazione di piccoli frutti; Cerasus, esportatore di ciliegie, kiwi, mele e frutta a nocciolo; HSB Asia, società che cura i rapporti commerciali in Cina; Giddings Fruit USA LLC, per la produzione di ciliegie negli Stati Uniti e SB Andina in Perù, società dedicata alla produzione e all’esportazione di berries e all’export di altri prodotti in Cina.

“La società ha fatto un enorme passo avanti in termini di sviluppo del brand”, ha dichiarato Giddings. “Ora l’intenzione è implementare servizi tecnologici e comunicazione allo scopo di incrementare la notorietà del marchio attraverso una proposta di valore per consumatori e produttori”.

Cambiamenti strutturali dunque, fondati su quattro pilastri principali: fiducia, impegno, attenzione all’ambiente ed etica; tutto questo senza dimentica la ricerca e l’innovazione genetica. “Stiamo lavorando alacremente e continueremo a farlo – ha aggiunto il presidente – perché crediamo che la genetica sia in grado di cambiare la percezione dei consumatori e dell’intera domanda. Del resto rappresenta una grande opportunità anche per la produzione poiché può portare ad un incremento della redditività e, al contempo, ad un abbattimento dei costi”.

Il presidente infine ha dichiarato che il gruppo sta lavorando per migliorare le operazioni di raccolta e gli imballaggi, oltre a studiare nuove tecnologie per la produzione biodinamica.

Chiara Brandi

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE