CIBUS SCOMMETTE SULL’ORTOFRUTTA: LANCIATA LA SFIDA A MACFRUT

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Cibus lancia la sfida scommettendo sull’ortofrutta e dando un segnale forte alle fiere di settore, a partire da Macfrut.

Da Cibus Connecting Italy, in programma a Parma il 29 e 30 marzo 2023, tutte le prossime edizioni di Cibus avranno un’ampia sezione espositiva dedicata ai prodotti ortofrutticoli freschi. La presentazione del nuovo progetto è avvenuta questa mattina alla Camera di Commercio di Salerno.

Verrà creata un’area dove saranno riuniti esclusivamente i produttori di frutta e verdura Made in Italy, nel contesto di un format di internazionalizzazione del prodotto fresco italiano che permetta agli operatori presenti di avere un luogo dove incontrarsi e dialogare con la distribuzione internazionale, realizzare presentazioni e degustazioni e sviluppare approfondimenti. La nuova sezione di Cibus sarà organizzata da Fiere di Parma, in collaborazione con il Consorzio Edamus Italian Fruit Village. A “Cibus Fruit and Vegetables” parteciperà tutta la filiera, dalle organizzazioni dei produttori ai Consorzi di tutela fino alle cooperative di distribuzione e ai top buyers del segmento. La nuova area ospiterà anche convegni e workshop sui rapporti tra produttori e grande distribuzione italiana e internazionale, e su tutte le tematiche attuali del comparto.

L’iniziativa, è stato spiegato, nasce “dal desiderio delle aziende del settore di essere protagoniste nelle grandi fiere internazionali dell’agroalimentare e di promuovere sempre più l’export dell’ortofrutta”. E da quanto affermato da Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma, si intuisce che il nuovo piano di sviluppo della kermesse emiliana, come anticipato, si porrà in netta antitesi a Macfrut (ma anche a Fruit Logistica), divenendone a tutti gli effetti concorrente. “Il nostro obiettivo è far comunicare e dialogare i nostri operatori con la grande distribuzione per ottimizzare la catena del valore in un’ottica di category management”, ha affermato Cellie. “Le fiere di settore, invece, hanno purtroppo idee e prospettive differenti: Fruit Logistica già dal nome punta ad un aspetto non commerciale e di prodotto. La fiera della Romagna (chiaro il riferimento a Macfrut, peraltro senza citarlo direttamente, ndr) confonde il prodotto con la meccanica. Noi difendiamo il “castello” del Made in Italy. Il concetto su cui lavorare è che chi produce deve parlare con chi distribuisce e trasforma il prodotto. A Berlino non si trova questo e nemmeno nella fiera della Romagna, dove si trovano mediatori, non produttori. A Parma, invece, si potrà parlare direttamente con chi il prodotto lo fa”.

“Il settore – ha aggiunto Cellie, riassumendo i concetti chiave degli obiettivi della kermesse – da tempo avvertiva la necessità di avere un suo spazio riconoscibile tra le eccellenze del food and beverage italiano delle quali sta diventando spesso fattore abilitante come dimostrano i prodotti DOP/IGP e di Filiera. A Cibus i produttori ortofrutticoli italiani potranno interloquire con la distribuzione e l’industria nazionale e internazionale in un contesto altamente qualificato e qualificante come Cibus, dando un segnale di maturità e consapevolezza sul loro ruolo nell’ambito del Food Made in Italy”.

Anche Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta, sposa il nuovo progetto di Cibus, lanciando alcuni chiari segnali: “Auspichiamo che questa fiera diventi uno spazio a servizio delle aziende e non viceversa. Veniamo spesso coinvolti a partecipare a kermesse solo per fare presenza ma con pochi risultati concreti. Da anni diciamo che la fiera internazionale dell’ortofrutta italiana si fa a Berlino. Mi auguro che oggi si stia creando un cambio di passo, un momento importante che andrà esaminato già nel 2023 e nel 2024. i presupposti ci sono”.

“L’Italian Fruit Village promuove, da anni, il prodotto fresco italiano in importanti eventi internazionali – ha dichiarato inoltre Emilio Ferrara, Presidente del Consorzio Edamus. L’accordo raggiunto con Fiere di Parma segna un importante punto di svolta in Italia. Una scelta che premia i nostri sforzi a favore di un comparto che vuole essere protagonista delle fiere alimentari internazionali dedicate al food made in Italy e non relegato in fiere settoriali locali. Siamo anche fieri che la presentazione di questa novità sia stata fatta a Salerno, un ulteriore segnale di inclusività e apertura da parte di Cibus che riconosce al Sud Italia l’importante ruolo svolto nel settore agroalimentare”.

All’incontro hanno partecipato anche tra gli altri Rosario Rago, imprenditore campano della Giunta nazionale di Confagricoltura e Vito Busillo – Presidente Coldiretti Salerno e Presidente del Consorzio della rucola della Piana del Sele, che hanno rimarcato tra l’altro il problema della questione legata al taglio dei fitofarmaci, come richiesto deall’UE, e della difficile competitività con la Spagna.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

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