CIA: IL “CARO-BENZINA” INFIAMMA I PREZZI DELL’ORTOFRUTTA

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“Il ‘caro-benzina’ spinge all’insù i prezzi dei prodotti agro-alimentari – soprattutto frutta e verdura – che dal campo alla tavola viaggiano per oltre l’80% su gomma e mette a serio rischio il futuro di tantissime serre e aziende agricole, per molte delle quali si prospetta addirittura la chiusura”. A lanciare l’allarme è la Cia, Confederazione italiana agricoltori.

L’associazione di categoria è preoccupata per un’escalation che avrà conseguenze devastanti per l’imprenditoria agricola, già costretta a sostenere gravosi oneri produttivi e contribuitivi con i provvedimenti contenuti nella manovra del Governo Monti.

Il rincaro del gasolio agricolo (che ha superato abbondantemente un euro a litro) ha assunto dimensioni dirompenti non solo per le serre, che in questi ultimi mesi hanno subito danni drammatici, ma anche per le altre aziende è profonda emergenza.

Se la tendenza non si arresterà, per l’agricoltura, nel 2012, si prospetta un aggravio dei costi superiore ai 2,5 miliardi di euro”, avverte la Confederazione italiana agricoltori. La Cia ricorda che la situazione per il settore agricolo è diventata difficile fin dal novembre del 2009, quando furono abolite le agevolazioni (accisa zero) sull’acquisto di gasolio per le serre.

Per questo motivo la Cia si appella al Governo affinché provveda, nei confronti del settore primario, all’introduzione di una sorta di "bonus" produttivo, sia per le serre che per tutte le aziende agricole, garantendo così meno oneri.

“Altrimenti il rischio – ammonisce la Cia – è quello di uscire dal mercato, con pesanti riflessi sociali ed economici". Il problema del ‘caro carburante’, infatti, si fa sentire anche sulle tavole. "I prodotti agroalimentari – rimarca la Cia – rischiano di lievitare, visto che proprio il costo del trasporto incide per il 35-40% sul prezzo finale.

Un discorso che vale in particolare per frutta e verdura che, essendo prodotti facilmente deperibili, hanno bisogno di essere subito trasportati presso i mercati. E questo avviene ormai esclusivamente su gomma”.

Ma anche per tutti gli altri alimenti l’effetto dei rincari petroliferi non sarà certo leggero. La spesa delle famiglie è così destinata a lievitare e questo si ripercuoterà sui consumi che già registrano una costante flessione.

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