C’È FIDUCIA SUL RADICCHIO ROSSO TARDIVO: +15% DI SEMINE E TRAPIANTI

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Il radicchio rosso tardivo, coltivato nelle terre dei fiumi Sile, Dese e Zero, tra le province di Treviso, di Venezia e di Padova, è un ortaggio che dà fiducia ai coltivatori, che su di esso puntano per far quadrare i conti delle aziende, provati da una disastrosa primavera. Il prossimo inverno potrebbe segnare il record per quantità.

Si stima che ne sia stato seminato oltre il 15 per cento rispetto all’anno scorso e un’altrettanta crescita si ha nei trapianti. Si parla di oltre 1.500 ettari a radicchio. Si potrebbe quindi arrivare a un più 20 per cento. Se tutto dovesse andare per il verso giusto si potrebbe raggiungere, nel prossimo tardo autunno e inverno, una produzione sui 120 mila quintali.

“Ed è una stima prudente, commenta Federico Nadaletto (nella foto), responsabile del settore mezzi tecnici di OPO Veneto. La stagione, tutto sommato, è partita bene, con buone condizioni del terreno”. Gli orticoltori, a questo punto, impegnati a irrigare sapientemente i campi, guardano in alto, sperando che il tempo si mantenga benevolo. Fine giugno e luglio non hanno deluso. Condizioni favorevoli, almeno per ora, aggiunge Nadaletto, si stanno delineando anche per il variegato, coltivato in particolare in provincia di Padova e nell’area attorno a Castelfranco Veneto.

Per Paolo Manzan, presidente del Consorzio di tutela del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco Igp, tanto radicchio in campo è una positiva opportunità, se sarà gestito bene poiché consentirà di rafforzare posizioni e raggiungere mercati, le cui richieste finora non sono state del tutto soddisfatte per mancanza di prodotto. Tanto interesse per il radicchio trevigiano è spiegato anche con il fatto che viene piantato su terreni che per il maltempo non hanno potuto ospitare in primavera altre colture. Il radicchio, poi, è una “promessa” per quanti stanno riscoprendo la terra. Sono i giovani, perlopiù figli di agricoltori, o quanti hanno perso il lavoro in fabbrica o nei servizi: si dedicano a coltivare i campi familiari che finora hanno trascurato o relativamente valorizzato. L’ortaggio finora non ha mai tradito: essi sanno può dare soddisfazione e garantire più reddito rispetto ad altre colture. Sono cresciuti tra radicchi. (fonte: Ortoveneto)

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