“Il settore dell’ortofrutta va rilanciato concentrando l’offerta”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Mario Catania (nella foto), durtante un incontro a Reggio Emilia, ricordando che il commissario europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolos, ha assicurato che a maggio ci sarà “una prima risposta alle modifiche dell’attuale regolamento, con l’aumento del prezzo di ritiro dell’ortofrutta.
Inoltre è prevista una modifica dei meccanismi di raccolta quando il prodotto sia da destinare alla distribuzione gratuita, rendendoli molto più scorrevoli”.
Il ministro ha poi sottolineato, come aveva fatto la scorsa settimana a Bologna, la necessità di rilanciare la partita sul problema degli sbarramenti fitosanitari.
“Una volta – ha dichiarato Catania – si faceva una politica protezionista con i dazi, ora si fa con le barriere fitosanitarie e su questo versante la partita più importante ce la giochiamo con gli Stati Uniti che non consentono l’accesso alle pere e alle mele europee”.
Teorie condivise ma non sufficienti secondo Copagri, che vede nel potenziamento della competitività e nella riorganizzazione della produzione il rilancio dell’ortofrutta. Il presidente della confederazione, Franco Verrascina, si è in particolare soffermato “sull’esigenza di prevenire e arginare crisi di mercato attraverso nuovi strumenti di gestione capaci di incrementare e riorganizzare la produzione, concentrare l’offerta e individuare nuovi spazi di commercio”.