CARTONE ONDULATO, CON “ATTIVO” BESTACK PUNTA A RIDURRE DEL 20% GLI SCARTI ORTOFRUTTICOLI

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Permette di ridurre gli scarti ortofrutticoli fino al 20%, pari a circa 850mila tonnellate di prodotto ogni anno, il nuovo packaging attivo che Bestack ha presentato oggi nella cornice di Macfrut.

Dopo il brevetto del 2015, frutto di cinque anni di ricerca, la nuova confezione in cartone ondulato caratterizzata dalla presenza di una copertina interna imbevuta di una miscela oli essenziali vegetali capaci di estendere la shelf-life del prodotto, si è appena concluso, tra marzo e aprile, il test in azienda effettuato sulla fragola Candonga (varietà Sabrosa) commercializzata da Apofruit con il brand Solarelli.

“Abbiamo fatto un’analisi comparativa tra imballaggi – ha spiegato Claudio Dall’Agata (nella foto), direttore del Consorzio – mettendo a confronto le performance tra imballaggi tradizionali e il packaging attivo che abbiamo sviluppato insieme all’Università di Bologna. I risultati sono stati soddisfacenti su tutti i livelli della filiera, dal campo fino al consumatore”.

Il dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari di Cesena (Ufr

ùìiversità di Bologna) in due mesi ha analizzato quasi 600 chili di fragole su oltre 20 tonnellate di prodotto impiegato per la sperimentazione, per un totale di 3.600 controlli su 1.200 cestini.

Il test ha permesso di evidenziare i benefici in termini di minore scarto dell’imballaggio attivo a cadenze temporali differenziate ossia a 48, 72 e 96 ore dal confezionamento. In tutti e tre i casi l’università ha riscontrato una riduzione degli sprechi che oscilla tra l’8 e il 18%.

Un trend che è stato confermato anche da Apofruit che ha registrato un’abbattimento degli scarti tra il 2 e il 7% mentre per il campione di consumatori intervistato, lo scarto in fase di consumo si è ridotto del 3% anche grazie all’allungamento della shelf-life del prodotto che è mediamente di un giorno e mezzo in più.

“Il test – continua Dall’Agata – è stato fatto sule fragole ma lo stesso tipo di imballaggio, e quindi la stessa miscela di olii essenziali può essere applicato a tutta la frutta estiva inclusi i piccoli frutti e l’uva. In sostanza la miscela di oli essenziali è composta da estratti vegetali già presenti sulla pianta. Per intenderci, sono gli stessi che svolgono le azioni regolatrici di maturazione del frutto per cui è come se il frutto rimanesse in un certo senso attaccato alla pianta con tutti i benefici che ne derivano per la sua conservazione”.

Il lancio ufficiale a Macfrut dell’imballaggio attivo, ha dato anche il via alla produzione industriale dei macchinari da applicare alle linee di confezionamento dei produttori che usano cartone ondulato e che permettono di trasferire gli oli essenziali nella parte interna del pack.

Mariangela Latella

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