CARREFOUR CERCA NUOVI PARTNER E PUNTA SU IV GAMMA ED E-COMMERCE

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Carrefour si apre allo sviluppo del settore della IV Gamma e della prima gamma evoluta e progetta entro il 2023 di ampliare la rete di franchising in Italia e il canale di e-commerce. Ne parliamo con Pier Luigi Lauriola, responsabile settore ortofrutta di Carrefour Italia in un’intervista concessa in esclusiva per Fresh Cut News.
Pier Luigi Lauriola

– Dopo l’evoluzione legata al Covid-19, quali sono i possibili scenari per la IV Gamma italiana?

“In questo momento stiamo valutando degli studi di mercato sul mondo dei prodotti di servizio, che sono in un momento critico, e la IV Gamma rappresenta il prodotto di servizio per antonomasia. Venendo a ridursi il consumo fuori casa e la spesa ‘di servizio’, tipica del cliente degli uffici, principalmente per l’aumento dello smart working, il settore presenta in questo periodo delle difficoltà. Alcune sottofamiglie del settore sono maggiormente in sofferenza”.
– Quali?
“Il mondo dei frullati, ad esempio, o le insalate speciali o, ancora, quelle arricchite che nascono proprio per il consumo fuori casa. Per contro, tengono e addirittura registrano un trend positivo, le referenze adatte al consumo in casa come le verdure da cuocere di IV Gamma. In uno scenario di questo tipo, Carrefour sta iniziando a spingere sul concetto di prodotto pronto al consumo e di prima gamma evoluta ossia fornire prodotti mondati ma non lavati, da usare in cucina”.
– Ci sono nuove referenze in fase di lancio?
“Penso ai broccoli o ai cavolfiori già mondati e confezionati, o alla padellata di verdure pronta da cuocere. In quest’ultimo caso, più che di prima gamma evoluta, si tratta di IV Gamma vera e propria”.
– Quanto incide la IV Gamma sul fatturato del reparto di ortofrutta e quanto ha influito il fenomeno del Covid-19?
 “L’incidenza sul reparto ortofrutta è del 12-14%, a seconda del formato, e c’è stata una flessione di quasi due punti percentuali”.
 – Tale flessione è stata assorbita dalla prima gamma evoluta?
“No. Principalmente dall’ortofrutta sfusa. Il lavoro sulla prima gamma evoluta rappresenta un qualcosa che è all’inizio, siamo all’1% del fatturato del reparto fresco, ed il potenziale è ancora tutto da sviluppare”.
– Avete allo studio strategie specifiche per fronteggiare la crisi della IV Gamma?
“Stiamo cercando di applicare, con i dovuti accorgimenti momentanei, delle logiche che vadano al di là di questo momento. Nella IV Gamma, come in altri settori dei nostri reparti freschi, ci stiamo orientando sempre di più verso lo sviluppo del prodotto MDD, che oggi rappresenta una quota di circa il 60%: è in fase di valutazione anche la possibilità di andare verso un prodotto di filiera, per arrivare ad avere un controllo addirittura sui campi di produzione. Inoltre, oggi  stiamo facendo un lavoro di clusterizzazione dell’assortimento”.
– In che senso?
“Fatto 100 l’assortimento disponibile, l’abbiamo clusterizzato a seconda della tipologia e del formato del punto vendita. Per cui avremo punti vendita con il massimo dell’assortimento di IV Gamma e store dove sarà più ridotto. Ad esempio, le monoporzioni sono una categoria di alimenti sicuramente appannaggio della categoria Express”.
– Come sono i rapporti con i fornitori?
“Il rapporto con i nostri fornitori è molto importante, perché li sentiamo costantemente, in particolare affinché rispettino i nostri capitolati rigidi sia per la qualità che per la tracciabilità”.
– Come mai?
“Fino ad ora abbiamo avuto un fornitore storico ed esclusivo per lo snacking fresco, che è VivaFruit con base a Milano. Grazie alla vicinanza dei loro impianti e al loro metodo di lavorazione della IV Gamma che è artigianale, noi riusciamo a fornire in tutta la Lombardia prodotti estremamente freschi, finiti di lavorare a mezzanotte che arrivano sugli scaffali all’apertura, con il marchio ‘Freschi di cucina’. In questo modo riusciamo a garantire una shelf-life più estesa. Questo è un punto determinante per noi perché corrisponde alla necessità di comunicare freschezza e vicinanza al territorio. Per questo cerchiamo partner in altre regioni per arrivare a coprire, con questa logica, un territorio più vasto”.
– C’è già qualche sviluppo?
“Stiamo facendo esperienze su Roma ma l’obiettivo è arrivare a coprire il maggior numero di aree”.
– Dato il carattere internazionale della vostra insegna, tra le maggiori al mondo, è possibile fare una comparazione sull’andamento della IV gamma in tutti i Paesi in cui siete presenti, anche solo evidenziando i trend che più si distaccano dagli andamenti, definiamoli così, medi?
“I Paesi dell’Europa Mediterranea, parlo di Francia, Spagna e Italia, registrano tutti trend similari. Stiamo notando invece un’inversione di tendenza nei Paesi dell’Est Europa, come la Romania o la Polonia, dove, dopo una fase difficile durata fino a luglio, adesso il settore delle vendite di IV Gamma è ritornato su valori positivi”.
– Perché?
“Penso dipenda anche dal livello di maturità raggiunto dal quel mercato. Non hanno registrato scostamenti forti durante il primo lockdown e in autunno hanno ripreso un trend positivo”.
Mariangela Latella
(fonte: Freshcutnews.it)

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