CARO PREZZI, PATTO TRA PRODUZIONE E GDO PER SALVARE LA FILIERA

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Le imprese ortofrutticole, sempre più in sofferenza tra il boom dei costi delle materie prime e del caro energia, partono al contrattacco e propongono un’alleanza con la GDO che abbia come obiettivo “dare valore al cibo, per salvare la filiera dell’ortofrutta italiana“.

Così la presidente di UNAPROA, Sonia Ricci, sintetizza il significato della tavola rotonda “Filiera ortofrutticola e IV gamma tra aumento dei costi e crisi dei consumi” con la presenza di big della GDO come Conad, Coop e Carrefour Italia e con il sostegno di Coldiretti che ha ospitato i lavori nella sua sede di Palazzo Rospigliosi a Roma. L’idea di UNAPROA, hanno spiegato la presidente Ricci e i vicepresidenti Felice Poli e Antonio Salvatore, è scrivere un Manifesto con la GDO per trovare assieme soluzioni nell’interesse dei produttori ortofrutticoli e dei consumatori afflitti dall’erosione del potere d’acquisto, con un’inflazione che galoppa al 10 per cento, come ha sottolineato il segretario generale Coldiretti Vincenzo Gesmundo, ricordando tutti i problemi del settore ortofrutta e sottolineando, tra le cose da fare per aiutarla, “una lotta senza quartiere contro la direttiva sui fitofarmaci che potrebbe mettere in ginocchio alcune grandi produzioni ortofrutticole italiane”.

Dal canto suo, Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia ha dichiarato: “Stiamo vivendo un momento difficile che impatta sulle famiglie italiane, la filiera, i nostri fornitori e gli imprenditori in franchising. Non è purtroppo una novità, da mesi vediamo rincari sulle materie prime, un’esplosione del costo dell’energia e un aumento dell’inflazione. Il comparto ortofrutta è inoltre direttamente e duramente colpito dai fenomeni meteorologici dovuti al cambiamento climatico, che esaspera una situazione già fragile.

Gestire questo aumento dei costi di produzione e distribuzione è certamente complesso. Noi stiamo cercando di agire con senso di responsabilità nei confronti dei clienti, cercando di limitare quanto più possibile l’impatto per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie; e nei confronti dei produttori italiani, ricercando soluzioni condivise a livello di filiera e di comparto per mitigare il fenomeno.

Nel settore dell’ortofrutta è necessario continuare a creare valore intorno ai prodotti ed evitare di entrare in dinamiche esclusivamente di prezzo che rischiano di essere penalizzanti per i produttori e diseducative nei confronti del pubblico. Attraverso il valore aggiunto del servizio, dobbiamo lavorare per portare la catena della  IV gamma a mantenere il ruolo di sviluppo e sostegno per tutta la filiera”.

Cristina Latessa

Roma

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