Il caro pedaggio scattato per percorrere l’A24 ha suscitato reazioni indignate anche dal Centro Agroalimentare Roma, a cui si accede imboccando l’uscita di Settecamini. Proprio dal Car è partita subito una richiesta di incontro al Ministero e alla Regione. “I grossisti, i trasportatori, i rivenditori al dettaglio dei mercati rionali, si sono detti vittime di manovre ostili alle loro aziende, alle loro attività, ai loro bilanci, ai loro addetti, ai loro sforzi di crescita – spiegano al Car. “Difficile dare torto ad imprenditori e lavoratori che due volte e più al giorno (operatori logistici, camionisti, addetti ai servizi) fanno avanti e indietro con il Car su una delle 5 classi di veicoli che, al casello Settecamini, hanno subito rincari compresi tra il 7,1% (Classe 3 dei veicoli a tre assi) pari a 10 centesimi in più e il 20% (Classe A delle auto e motociclette) pari a 20 centesimi in più, con rincari intermedi del 14,3% (Classe 4 dei camion a 4 assi) da 30 centesimi in più, del 12% (Classe 5 dei Tir a 5 assi) da 30 centesimi in più, del 9,1% (Classe B dei furgoni camion a tre assi) pari a 10 centesimi. Ed è difficile smentire chi subisce da ieri un danno economico da una manovra tariffaria unilaterale, rigida, basata su elementi di merito e metodo discutibili”.
Le obiezioni. “La logica della nuova tariffazione – proseguono dal Car – è viziata da contraddizioni e incoerenze: considerandoli un territorio di montagna, dimenticando che il braccio dello svincolo autostradale che dalla A24 si immette sulla via Tiburtina (alla altezza di Setteville) fu costruito nel 2002 a spese del Car e dimostrando il palese intento di far cassa massimizzando i ricavi del traffico in entrata e in uscita dal Car, la concessionaria autostradale ha attribuito ai 10 chilometri di sua competenza gestionale che arrivano a Settecamini dalla Tangenziale Est l’odioso titolo del tratto autostradale probabilmente più caro in Italia. Difficile confutare i malumori diffusi tra gli imprenditori: quali cime alpine si stagliano nel tratto autostradale tra il Verano, Tor Sapienza, Salone?”.
Sull’argomento interviene anche il direttore generale del Car Fabio Massimo Pallottini (nella foto). “Credo che a nessuno degli attori di una moderna ed efficiente democrazia economica si possa permettere di seguire i propri pur legittimi interessi e di imporre le proprie aspettative ad altri soggetti di un sistema, a prescindere da ogni concertazione e da ogni valutazione di ordine più ampio e di più generale interesse, dei bilanci di una azienda sola, seppure grande”. E pone una questione politica: “Se nel Lazio e in Abruzzo c’è un problema di ripresa economica, di sviluppo delle imprese, di rilancio degli investimenti, di creazione di lavoro – insiste il top manager, a capo della Rete d’imprese degli agromercati all’ingrosso italiani – non è concepibile che i settori del trasporto, della logistica, del commercio, dei servizi alle aziende, vengano colpiti tutti da chi non può ignorare che accessibilità e collegamenti delle aree produttive, vantaggi di insediamento aziendale, economicità di grandi piattaforme multifunzione, oggi decidono la concorrenza internazionale. L’area Guidonia-Tivoli sconta problemi di sviluppo, come tutta Roma Est, il Tiburtino, la Valle dell’Aniene e come si affrontano? Aumentando del 20% i costi di trasporto? La logica di certi rincari tariffari somiglia alla miopia di quei commercianti che, di fronte ad un rincaro all’origine, moltiplicano i ricarichi e li riversano sui consumatori con effetti ben noti sui consumi, sulla inflazione, sul potere di acquisto”. Da qui la richiesta di un incontro al Ministero e alla Regione “perché ci spieghino dove dobbiamo remare: verso lo sviluppo o verso le rendite da monopolio? Non credo a congiure e complotti, ma noto qualche elemento un po’ strano. E invito gli operatori a servirsi anche della vecchia viabilità di adduzione al Centro Agroalimentare Roma: Tiburtina, Collatina, Nomentana, Marco Simone e Palombarese. La concorrenza fa sempre bene, anche sulle strade, specie se tornassero in auge i balzelli medioevali”.