CARO ENERGIA, PUGLIESE LANCIA UN NUOVO SOS CONSUMI: “LE PROMOZIONI NON BASTANO PIÙ”. ALLARME MALAVITA

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La crisi sempre più profonda generata anche dal caro energia e il relativo aumento dei prezzi, a volte letteralmente insostenibile, rischia di far penetrare la malavita nel settore in maniera sempre più preoccupante.

A sostenerlo in un’intervista a La Stampa è Francesco Pugliese (nella foto), amministratore delegato di Conad che spiega: “Il commercio è in grandissima difficoltà ad ottenere credito”, afferma l’imprenditore tarantino nello spiegare come esista anche un problema malavita. “E temo che ci sia qualcuno che si sta insinuando. Criminalità e usura non sono solo fenomeni del Sud”.

Ma nel proprio intervento al quotidiano torinese Pugliese parla in particolare dell’aumento dei prezzi delle materie prime, non nascondendo un certo pessimismo: “Ognuno sta cercando di mettere in campo le proprie armi per contenere gli aumenti, ma non basterà”. Il top manager a capo della prima catena italiana ricorda come per la grande distribuzione gli incrementi siano stati dell’1,8%. “E non è finita”, citando per esempio il balzo delle zucchine, che segnano un +20%.

Sul tasso d’inflazione da record Pugliese precisa come la componente principale derivi dall’energia. “Il prezzo unico nazionale nel gennaio del 2021 era di 60,71 euro per Megawatt-ora. Adesso è arrivato a toccare quota 224. L’azzeramento degli oneri da parte del governo non basta, incide solo per un 10%. per noi e per le famiglie l’aumento sarà dell’85%”. Quindi il grande timore sui consumi: “I consumi interni nel nostro Paese valgono il 22% del PIL. Il calo si può attutire ma non fermare. C’è qualcuno che rischia di vedere azzerati i profitti”.

Entrando nel dettaglio del settore distributivo, con questo scenario al limite del drammatico, Pugliese precisa come, sebbene l’aumento del carrello della spesa sia più basso rispetto al tasso di inflazione, “il consumatore si è spostato sulle promozioni, scegliendo prodotti più economici. Tutta la GDO sta cercando di agire con le proprie marche, ma la situazione sta diventando incandescente”. Quindi l’appello allo Stato che deve intervenire a favore delle aziende in difficoltà, che devono competere con un mercato sempre più globalizzato. Anche perché “se qui l’energia cresce dell’80%, in Francia e Germania gli aumenti sono molto più contenuti, visto che la prima ha il nucleare e la seconda ha riattivato le centrali a carbone. È chiaro quindi che si crea una situazione di asimmetria che metterà fuori gioco molti comparti produttivi”.

Sugli effetti sul settore distributivo, Pugliese prevede che “presto si andrà a risparmiare sul cibo e sugli altri consumi messi in grandi difficoltà da due anni di pandemia”.

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