CARO ENERGIA, INFLAZIONE E MANODOPERA ASSILLANO IL SETTORE. ITALIA ORTOFRUTTA: “AVANTI TUTTA CON L’OCM”

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L’inflazione dei beni alimentari corre, salendo del 5% su base annua, deprimendo i consumi, con acquisti in calo del 2% per la frutta e dell’8,9% per gli ortaggi nel primo trimestre 2022, mentre i costi di produzione per le imprese, trainati dal caro-energia, si impennano in un anno del 15% con picchi fino al 40%.

Il quadro negativo in cui si trovano ad operare i produttori di ortofrutta, afflitti anche da una mancanza di manodopera che preoccupa sempre di più, è stato tratteggiato dal rapporto “Il settore ortofrutticolo organizzato all’inizio della nuova politica di sostegno e nell’ambito del mutato contesto economico e commerciale” presentato da Italia Ortofrutta in occasione dell’assemblea annuale organizzata all’Hotel The Hive a Roma, alla presenza di esponenti del mondo politico come il sottosegretario per le politiche agricole Francesco Battistoni, il direttore generale- Politiche internazionali e dell’Unione europea del Mipaaf, Luigi Polizzi e i presidenti delle Commissioni agricoltura del Senato e della Camera, rispettivamente Gianpaolo Vallardi e Filippo Gallinella.
La guerra in Ucraina ha solo aggravato uno scenario che si presentava incerto e critico già alla fine del 2021, ha osservato il direttore di Italia Ortofrutta, Vincenzo Falconi, presentando il rapporto e sottolineando la riduzione della spesa per l’ortofrutta nel 2021 (-0,9% per la frutta e -1,8% per gli ortaggi su base annua), sostenuta soprattutto dall’aumento dei prezzi negli ultimi mesi dello scorso anno. Falconi ha anche evidenziato che gli acquisti di ortofrutta incidono per il 19,2% sulla spesa alimentare totale (8,9% la frutta, 10,3% gli ortaggi), mentre la spesa alimentare incide per il 20% sul totale della spesa di una famiglia, quindi su 100 euro di spesa, solo quattro euro sono destinati all’acquisto di ortaggi e frutta.

Vincenzo Falconi e Gennaro Velardo

La prospettiva di un ulteriore calo di acquisti per frutta e verdura inquieta non poco le OP di ortofrutta, quindi, che devono anche confrontarsi con un andamento sui mercati esteri che, nonostante i dati positivi dell’export nel 2021 a 9,6 miliardi di euro e il saldo positivo registrato dagli scambi commerciali (2,6 miliardi nel 2021, in particolare 0,7 miliardi per la frutta e 1,9 miliardi per gli ortaggi), potrebbe essere più brillante, soprattutto prendendo a riferimento competitor vicini come la Spagna che nel triennio 2018-2020 ha aumentato le esportazioni di sette volte rispetto a quelle italiane, con un valore di 1.710 milioni di dollari contro i 244 milioni di dollari dell’Italia.

“In questo momento poco roseo la conferma del modello di sostegno europeo per il settore ortofrutticolo, con l’intervento settoriale ortofrutta, è sicuramente una nota positiva, l’OCM funziona bene e dobbiamo continuare su questa strada” – ha detto il presidente di Italia Ortofrutta, Gennaro Velardo, puntando il dito su caro-energia e mancanza di manodopera come i due grandi problemi che affliggono il settore. Per Velardo, il problema della manodopera non è solo nella sua reperibilità ma anche nel costo della stessa, per cui “qualcosa che accompagni il giusto salario anche al rendimento del lavoratore sarebbe importante”.

Francesco Battistoni

Nel dibattito seguito alla presentazione del rapporto sull’andamento del settore, il sottosegretario Francesco Battistoni ha osservato che, “il momento è sicuramente difficile, possiamo dire di essere entrati in una tempesta perfetta ma il PNRR ci consente di aiutare tutta la filiera e in particolare per il settore ortofrutta abbiamo riattivato il tavolo di confronto”. Secondo Battistoni, anche la recente legge sul biologico “sarà uno strumento importante di aiuto per il settore. E comunque abbiamo messo in campo tutta una serie di strumenti che, sono sicuro, aiuteranno l’agricoltura a guardare avanti. Non dimentichiamoci che l’autosufficienza produttiva è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere”.

Giampaolo Vallardi

Vallardi: “Entro giugno in arrivo i 50 milioni per il rafforzamento delle OP”

Dal presidente della Commissione agricoltura Senato Gianpaolo Vallardi è intanto arrivata la notizia che entro giugno saranno messi a disposizione delle OP i 50 milioni previsti dal decreto 9 novembre 2021 rivolto al rafforzamento patrimoniale delle Organizzazioni dei produttori ortofrutticoli. Mentre Il presidente della Commissione agricoltura della Camera, il 5 Stelle Filippo Gallinella, ha respinto al mittente le osservazioni emerse durante il dibattito che il reddito di cittadinanza sarebbe, almeno in parte, responsabile della mancanza di manodopera lamentata dall’agricoltura. Per l’onorevole Gallinella il problema “ a parte qualche scansafatiche che troviamo in tutti i settori”, è invece legato alle difficoltà riscontrate dal decreto flussi, la scarsa considerazione, che ancora resiste, per il lavoro in agricoltura e il forte calo demografico in atto in Italia e in Europa che non assicura, in generale, sufficiente serbatoio lavoro.

Cristina Latessa

 

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