CAPORALATO AD ISPICA, ARRESTATI TRE IMPRENDITORI: SFRUTTAVANO 16 LAVORATORI AFRICANI

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Sfruttati e sottopagati nelle serre e nei campi di un’azienda ortofrutticola di Ispica, nel ragusano, terra ricca di primizie, lavoro e caporalato retribuito solo a due euro l’ora.

I carabinieri del comando provinciale, coordinati dalla locale Procura, hanno posto agli arresti domiciliari tre fratelli – titolari della società – e sequestrato in via preventiva 850 mila euro per evasione fiscale.

Le accuse a loro carico sono di sfruttamento del lavoro, estorsione, violazione delle norme di sicurezza nonché appropriazione indebita di benefici “agricoli”. La segnalazione è partita dall’organizzazione internazionale per l’emigrazione.

Durante l’indagine, svolta dall’ottobre 2022 allo scorso maggio, gli inquirenti hanno scoperto che sedici uomini, ghanesi e nigeriani, sotto la minaccia del licenziamento, venivano costretti a lavorare senza turni di riposo, men che meno ferie, e senza dispositivi di protezione (come la mascherina ad esempio) quando dovevano spruzzare fitofarmaci nella serra. Tanto da determinare casi di intossicazione e di irritazioni cutanee e alle mucose.

Inoltre, i datori di lavoro li sorvegliavano anche a distanza e li costringevano a vivere in alloggi da terzo mondo, trattenendo una quota dalla retribuzione come pagamento dell’affitto.

Durante gli accertamenti in azienda sono state rilevate violazioni che hanno comportato l’applicazione di ammende per quasi 48 mila euro e sanzioni superiori a centomila.

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