CAOS TRASPORTI ALLE FRONTIERE, “A RISCHIO L’ORTOFRUTTA”

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Dalla frutta alla verdura, dai formaggi ai prosciutti il caos dei trasporti ai valichi di frontiera mette a rischio soprattutto le merci deperibili che per la loro corretta conservazione non possono affrontare gli allungamenti dei tempi di trasporto e per le quali è strategico abbreviare il più possibile l’intervallo fra il momento della raccolta e l’arrivo sugli scaffali per la vendita.

E’ quanto afferma la Coldiretti sui problemi alla circolazione su gomma lungo le frontiere, dal traforo del Bianco al Frejus con circa due terzi dei prodotti agroalimentari Made in Italy esportati in Europa.

Una situazione che, insieme al cronico gap logistico nazionale, favorisce la concorrenza straniera, soprattutto spagnola, e mette a rischio il record dell’export agroalimentare che ha raggiunto i 60,7 miliardi nel 2022. Considerando che in Italia l’88% delle merci viaggia su gomma – evidenzia la Coldiretti – è quindi necessario affrontare l’emergenza per poi investire sulla logistica in termini infrastrutturali sui trasporti via terra, via mare e via aerea creando interconnessioni fra i vari hub che permettano di accorciare tempi di consegna e tagliare costi inutili.

Infatti – sottolinea Coldiretti – imprese italiane devono inoltre affrontare un pesante deficit logistico per la carenza di infrastrutture per il trasporto merci con un gap di competitività che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro, ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est come la Lettonia, la Romania o la Polonia secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga (www.divulgastudi.it).

Si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea e ostacola – conclude Coldiretti – lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema della logistica risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale, punta di eccellenza dell’export Made in Italy.

Umberto Ruggerone

Assologistica: “SIamo molto preoccupati. Chiesto incontro con il ministro Salvini”

Al riguardo non nasconde la propria preoccupazione Assologistica, attraverso il suo presidente, Umberto Ruggerone che commenta la situazione venutasi a creare ai valichi alpini del Frejus, Gottardo e del Brennero, totalmente o parzialmente interrotti, e con il traforo del Monte Bianco di imminente chiusura.
“Le imprese di logistica, quelle del trasporto stradale e ferroviario, ed i terminal intermodali stanno soffrendo perdite gravi; senza contare l’enorme danno che il Made in Italy e in generale i flussi commerciali internazionali stanno subendo.
Abbiamo chiesto un incontro urgente sia con il Ministro dei Trasporti Salvini ma anche con il Ministro del Made in Italy Urso al fine di poter dare il nostro contributo nel trovare assieme le soluzioni e verificare i possibili interventi per il comparto.
Per il nostro Paese è vitale il flusso verso l’Europa delle merci, stradale e ferroviario. Si tratta di sistemi complessi, strategici e delicati. Siamo certi che il Governo confermerà l’attenzione e le energie necessarie verso questo fondamentale anello della catena del valore”.

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