Con l’anticiclone Caronte proveniente dall’Algeria che sta invadendo la Puglia con picchi fino a 43 gradi e la siccità che morde da mesi, bruciano frutta e verdura nei campi con una riduzione della produzione di oltre il 20% già a giugno.
E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia sugli effetti delle alte temperature con meloni, angurie, fragole tardive, melanzane e piante di pomodori ustionati dai raggi del sole, con la mancanza di acqua che sta mandando in stress idrico i vigneti e gli oliveti dove mancano le olive.
A risentire è tutto il settore agricolo nel 2022 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone e i frequenti incendi in Salento e nel foggiano. Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia – dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell’alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici.
I costi sono schizzati alle stelle per l’irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio – aggiunge Coldiretti Puglia – per tirare l’acqua dai pozzi, azionare trattori e mietitrebbie per raccogliere il grano e per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura. Una situazione che fa salire ben oltre i 100 milioni di euro il conto dei danni provocati nel 2022 all’agricoltura pugliese per il caldo e la siccità soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti con le avversità da sole e scottature dei prodotti agricoli che non sono più assicurabili.
L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2022 con un estate iniziata torrida dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, con la penisola messa sotto assedio dal caldo e dalla siccità, sulla base della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che rileva i dati dal 1880.di mercurio nel periodo è stata superiore di ben 1,04 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata più alta di 0,21 gradi, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi cinque mesi dell’anno.
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan – insiste Coldiretti Puglia – un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.
Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto l’ambientale bacini in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura – conclude Coldiretti Puglia – con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.