Il calo del potere d’acquisto delle famiglie, causato soprattutto "dall’inasprimento del prelievo fiscale", ha provocato la più forte riduzione dei consumi dagli anni Novanta. E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Istat. "Il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito del 4,8%. Si tratta – si legge nel rapporto – di una caduta di intensità eccezionale.
Un crollo che giunge dopo un quadriennio caratterizzato da un continuo declino. A questo andamento hanno contribuito soprattutto "la forte riduzione del reddito da attività imprenditoriale e l’inasprimento del prelievo fiscale", spiega l’Istituto di statistica. Per far fronte al calo del reddito disponibile, le famiglie hanno ridotto dell’1,6% la spesa corrente per consumi: ciò corrisponde a una flessione del 4,3% dei volumi acquistati, la più forte dall’inizio degli anni Novanta.