I danni provocati dallo sciopero dei tir avvenuto nelle scorse settimane sono molto ingenti: si parla di oltre 100.000 tonnellate di frutta, verdura, fiori e latte da buttare, 200.000 ore di lavoro perse in raccolta, magazzinaggio e lavorazione dei prodotti. In totale sono 200 milioni di euro l’ammontare dei danni nella filiera agroalimentare.
Senza parlare del taglio del 30% degli acquisti di frutta e verdura da parte dei consumatori, in una sola settimana (anche perchè i prezzi sono raddoppiati).
Le stime sono di Coldiretti, il cui presidente Sergio Marini ribadisce: "Al danno economico immediato va aggiunto quello futuro, dovuto al fatto che le produzioni di Paesi concorrenti – come la Spagna nell’ortofrutta e l’Olanda per i fiori – hanno sostituito il Made in Italy sugli scaffali della grande distribuzione europea. Ovunque si segnalano un preoccupante calo degli ordini dall’estero e una grande difficoltà per gli agricoltori, che oltre alla perdita per il prodotto deprezzato o svenduto sono costretti ad accollarsi anche il costo dello smaltimento dei prodotti non più commercializzabili. Da sottolineare sono inoltre le preoccupanti conseguenze sull’occupazione, che colpiscono particolarmente giovani ed immigrati, i quali rappresentano una buona parte dei lavoratori impegnati nel settore agroalimentare a tempo determinato".
Ancora più gravi le stime del Centro ricerche a tutela dei consumatori e del mercato: "Il blocco dei tir, che dalla Sicilia si è esteso al resto d’Italia, ha prodotto danni per 540 milioni di euro, cui si aggiungono 20 milioni di euro in meno di entrate tributarie per le casse della Regione Sicilia", dice il presidente Claudio Melchiorre (nella foto).
"La protesta è costata alla Sicilia tra i 90 e i 110 milioni di euro al giorno, con minori entrate per la Regione tra i quattro e i cinque milioni al giorno. L’esenzione delle nuove accise per gli autotrasportatori, a saldi invariati, avrà invece un costo aggiuntivo sul costo dei carburanti di tutti i consumatori, tra i 5 e i 7 centesimi al litro, portando il costo del carburante stabilmente oltre 1,80 euro al litro".
Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno incontrato l’assessore regionale alle Risorse agricole della Sicilia, Elio D’Antrassi, chiedendo la quantificazione dei danni causati dal blocco dei Tir, la dichiarazione dello stato di crisi e l’abbattimento delle accise per il gasolio agricolo.
