Il biologico e il naturale nel cibo e nella cosmesi. E’ questo il tema al centro dei quattro giorni di bio a Bologna, per un lavoro destinato a dare un contributo importante a Expo 2015. E’ la 26esima edizione del Sana, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, unica manifestazione fieristica in Italia dedicata agli alimenti a marchio bio, da sabato 6 a martedì 9 settembre.
Organizzata da BolognaFiere, in collaborazione con Federbio, il salone aprirà con il taglio del nastro del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e domenica sarà presente anche il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. "Sana si è affermata come la piattaforma di riferimento per il made in Italy del biologico e del naturale nel campo del food e della cosmesi – ha detto Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere – La manifestazione è dedicata quest’anno ai temi dell’Expo 2015, che significa una grande cultura del nutrire il pianeta, con la sostenibilità e la salvaguardia della biodiversità. Il lavoro di Sana sarà il nostro contributo verso Expo 2015".
Saranno oltre 620 gli espositori (+7% rispetto allo scorso anno) e cresce del 40% la presenza di espositori esteri (saranno 71). "La soddisfazione è quella di aver già contato, registrato e organizzato la presenza di 1.500 buyer internazionali da tutto il mondo", ha detto Campagnoli, che ha sottolineato soprattutto l’avvio di un progetto "che abbiamo voluto chiamare ‘Bologna Sana City’". Al fianco di Sana, infatti, ci saranno iniziative in collaborazione con il Comune di Bologna. Per l’assessore alle Relazioni internazionali del Comune, Matteo Lepore, "questa edizione è l’occasione per coinvolgere la città. Sana City è una novità fondamentale: sarà il racconto quotidiano della nostra città, in questo settore innovativo e di punta – ha spiegato – E’ affascinante per i paesi con capacità di investimenti ed è quindi importante per promuovere il nostro territorio a livello internazionale".
Il Sana è anche l’occasione per "lanciare una sfida – ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione, Tiberio Rabboni – per aumentare in Italia la produzione agricola biologica, e la nostra regione è leader in questo comparto in Italia". Sono state infatti 3.771 le imprese che trasformano e producono prodotti biologici in regione nel 2013, +1,4% rispetto all’anno precedente; e 2.973 le imprese agricole biologiche, +1,7% le superfici utilizzate. "Ma c’è un paradosso – ha aggiunto Rabboni – Questa parte del comparto agroalimentare per quanto riguarda i consumi è in crescita a doppia cifra, mentre il comparto produttivo biologico italiano non aggancia questa crescita".