BIO: LE GELATE HANNO COLPITO LE DRUPACEE, BENE LE CILIEGIE, IN RIPRESA I KIWI

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Made in Nature continua le sue attività di promozione del biologico made in Italy. Si è parlato del progetto europeo anche in occasione del workshop di ieri dedicato al retail per scoprire dal vivo le produzioni di stagione con le aziende Brio e Agrintesa .

Si è trattato di un appuntamento dedicato ai buyer per far toccare con mano la qualità della frutta e verdura italiana, compreso il biologico, con in primo piano appunto Brio e Agrintesa, a Castel Raniero, in provincia di Faenza, con l’azienda agricola Bandini di Pietro Bandini e a Cesena l’azienda Arbore Bio di Bruno Boschi.

Il focus dell’incontro è stato incentrato su albicocche e ciliegie biologiche in piena produzione. L’iniziativa si colloca all’interno delle attività b2b del progetto Made in Nature finanziato da Unione Europea e CSO Italy per promuovere il biologico italiano.

Di tecnica agronomica e innovazione varietale ha parlato Roberto Colombo, responsabile dell’ufficio tecnico di Agrintesa/Brio: “I criteri di scelta con cui si ragiona sul biologico sono diversi, ovviamente, da quelli tradizionali. È un lavoro molto difficile, la ricerca non si ferma mai e la difficoltà principale è coniugare resistenza della pianta e caratteristiche del prodotto attraverso una pianificazione che, spesso, significa programmare a oltre 20 anni di distanza. In questo il primo operatore del biologico è il contadino stesso e i tecnici che devono seguirlo passo dopo passo. Un fattore determinante per la qualità è proprio la cura nel momento della raccolta che deve essere eseguita nel modo migliore per assicurare la qualità e il futuro della produzione stessa. Per quanto riguarda la produzione estiva – ha concluso Colombo – per il secondo anno consecutivo ci troviamo in una situazione difficoltosa. Le gelate hanno pesato sulle produzioni di drupacee, cachi e pere, mentre le mele hanno subito meno danni dal freddo ma il vento ha inciso negativamente sui calibri. Le ciliegie invece mostrano una ottima qualità grazie, al contrario, alla poca acqua e al clima fresco. Anche il kiwi nonostante le previsioni si è ripreso con una produzione di buona prospettiva”.

Maria Ida Settembrino

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