“Sono stati ridotti i tagli all’agricoltura, ma vedremo se il Parlamento sarà favorevole all’accordo”. Questo il primo commento del Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale Paolo De Castro (nella foto) sull’accordo sul bilancio pluriennale dell’Unione europea raggiunto dai capi di Stato e di Governo.
“Pur non essendo felici dei 16,5 miliardi di tagli, per il capitolo agricolo l’accordo è migliorativo rispetto alla proposta dello scorso novembre – evidenzia De Castro – perché i tagli sono concentrati su altri interventi. Su una riduzione di spesa complessiva di 120 miliardi, al settore primario ne vengono quindi tolti 18 a cui vengono aggiunti 1,5 miliardi per il secondo pilastro ovvero per lo sviluppo rurale. Sui contenuti del testo, apprezziamo che il Consiglio abbia accolto le misure di maggiore flessibilità e minore burocrazia per il greening definite dalla Comagri.
Lo stesso Consiglio ha però eliminato le misure da noi introdotte per il capping (tetto agli aiuti). Ora è importante – prosegue De Castro – la discussione tra i presidenti dei Gruppi. Nei prossimi giorni sapremo se il Parlamento sarà soddisfatto anche se si tratta di un bilancio difficile da approvare poichè certifica un deficit in partenza: impegni per 959 miliardi e un capacità di spesa di 908. Un ‘fiscal cliff’ all’americana che difficilmente il Parlamento approverà. Non bisogna poi dimenticare – conclude De Castro – che i 16,5 miliardi di euro tagliati al settore primario si andranno ad aggiungere ai tagli già previsti dalla Commissione per il mancato adeguamento al tasso di inflazione, stimato al 2-3%, che si tradurrà verosimilmente in un ulteriore 12% di tagli”.