La batteriosi del kiwi si sta rivelando sempre più un vero e proprio cancro per una delle produzioni più redditizie del panorama ortofrutticolo italiano. Si stima che la malattia costi 13 centesimi in più al chilogrammo, 3 per le attività di prevenzione e difesa, 10 per la mancata resa. Su un costo totale di produzione di 0,65 euro al chilogrammo. Un incremento del 20%.
L’aggravio sui costi produttivi è stato calcolato da Elisa Macchi, responsabile dell’Osservatorio di mercato del Centro Servizi Ortofrutticolo di Ferrara (Cso). La Macchi interverrà domani, 3 ottobre, a Verona, per presentare le stime di produzione e commercializzazione del kiwi per la campagna 2013-2014, nel tradizionale incontro con i produttori organizzato dalla Camera di Commercio di Verona.
Quest’anno il convegno sarà seguito da un approfondimento sugli effetti della malattia sulle piante e sulle modalità per combattere questa piaga che sta danneggiando gravemente l’economia agricola locale. Si farà il punto della situazione a Verona e si presenteranno i primi risultati del progetto di sperimentazione per il contenimento della malattia.
Un progetto finanziato dalla Camera di Commercio di Verona che è al suo secondo anno di vita. Ne parleranno Tiziano Visigalli del Servizio Fitosanitario della Regione Veneto, Lorenzo Tosi di Agrea, e Gianni Tacconi del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Crea). A fare gli onori di casa il componente di Giunta cameraledelegato per i temi agricoli, Damiano Berzacola, il Presidente del Consorzio di tutela del kiwi, Fausto Bertaiola, e l’assessore all’agricoltura della Provincia di Verona, Luigi Frigotto.
L’appuntamento è per giovedi, 3 ottobre, alle ore 20.30, nella sala convegni di Verona Mercato al Quadrante Europa in via Sommacampagna 63 d/e.