La giunta veneta ha adottato il provvedimento per indennizzare le aziende produttrici di kiwi che hanno dovuto estirpare totalmente o parzialmente i propri frutteti come misura di profilassi al diffondersi del cancro batterico dell’actinidia. Sull’argomento interviene anche l’assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato (nella foto).
"Si tratta ancora di una proposta – sottolinea Manzato – che passa ora all’esame della competente Commissione consiliare prima della definitiva approvazione”. ”Prevediamo in sostanza – precisa l’assessore veneto – l’apertura dei termini per la presentazione di domande di indennizzo da parte degli imprenditori agricoli le cui aziende sono state interessate da provvedimenti obbligatori di estirpazione e distruzione delle piante, allo scopo di prevenire il diffondersi di questa micidiale malattia. Per queste finalità, sono in bilancio 250 mila euro complessivi. Gli aiuti saranno per ettaro di coltura interessata ”in conto capitale”, cioè a fondo perduto”.
La coltivazione di actinidia in Veneto interessa una superficie complessiva di circa 3.200 ettari, per una produzione di 76 mila tonnellate e un valore di oltre 40 milioni di euro. Il cancro batterico del kiwi, o Pseudomonas syringae pv. Actinidiae, ha fatto la sua comparsa nel territorio regionale durante il 2010: i suoi attacchi provocano un deperimento delle parti colpite e la successiva morte della pianta. Il batterio si diffonde nell’ambiente in maniera epidemica e, al momento, non sembra vi siano metodi di difesa attiva efficaci per contrastarlo. In seguito alla diffusione della batteriosi, il ministero per le Politiche agricole ha approvato nel 2011 le ”Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l’eradicazione’ della malattia.