Potrebbe sfiorare i cento milioni di euro il conto finale delle perdite subite dal Made in Italy alimentare a seguito del crollo delle esportazioni e del calo dei consumi sul mercato nazionale i cui effetti sono destinati purtroppo a continuare anche nei prossimi giorni. E’ la Coldiretti a tracciare il bilancio dei danni economici in occasione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Ue.
L’incontro si terrà oggi in Lussemburgo per affrontare le gravissime conseguenze per i produttori europei della contaminazione del batterio killer.
Le conseguenze piu’ gravi si sono avute per i cetrioli con crolli anche del 90 per cento, ma un effetto traino negativo ingiustificato – sottolinea la Coldiretti – si è avuto per l’intera produzione nazionale di verdure sui mercati interno ed estero. Il 43 per cento degli italiani, di fronte ad una emergenza alimentare, evita gli alimenti di cui ha sentito parlare per un certo periodo di tempo mentre il 13 per cento lo esclude definitivamente dalla dieta con solo il 30 per cento che si preoccupa ma non cambia acquisti e il 12 per cento che ignora l’informazione, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Eurobarometro.
“L’Italia deve chiedere immediati risarcimenti alle competenti autorità europee per i danni economici subiti ingiustamente dai produttori di frutta e verdura nazionali per il crollo dei consumi provocati dalla diffusione di notizie, poi risultate infondate”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. In occasione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura in Lussemburgo, per sostenere le richieste italiane, la Coldiretti ha organizzato a Fondi (Latina) davanti all’ingresso del Mof, il piu’ grande centro ortofrutticolo italiano, una manifestazione “antipanico” a sostegno della qualità e della sicurezza alimentare Made in Italy. Anche i giovani agricoltori della Lombardia scendono in campo con una iniziativa antipanico oggi a Milano al Palazzo giureconsulti dove nell’ambito della manifestazione “Oscar green” verrà preparata una insalata tricolore. L’Italia – ha sostenuto la Coldiretti – è il principale produttore di frutta e verdura dell’Unione Europea con un valore complessivo delle esportazioni che ha raggiunto nel 2010 l’importo di 4,1 miliardi di euro messi ora a rischio dai ritardi accumulati nell’affrontare l’emergenza. L’incertezza – ha concluso la Coldiretti – sta avendo effetti devastanti sui mercati con il danno ai produttori agricoli che è l’unico elemento certo di una emergenza gestita con troppa leggerezza.
Gli italiani di fronte all’emergenza alimentare
Il 43% evita l’alimento solo per un certo periodo di tempo
Il 30% si preoccupa ma non cambia negli acquisti
Il 13% esclude definitivamente l’alimento dalla dieta
Il 12% ignora l’informazione
Il 2% non risponde
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Eurobarometro 2010