BANCO DI FRUTTA E VERDURA DI GIORNO, LOCALE ALLA SERA: LA STORIA DEL VERZERATT A MILANO

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Già dalla fine del ‘700 si svolgeva a Milano un grande mercato ortofrutticolo attorno all’attuale Piazza Fontana. Si chiamava ‘El Verzè’, il verziere in dialetto meneghino. Tra le circa 160 bancarelle ambulanti di frutta e verdura che c’erano, ce n’è uno che esiste e resiste tutt’oggi. Si tratta de Il Verzeratt un’istituzione storica di Milano, fondato nel 1919 e sempre appartenuto alla famiglia Bulgheroni che oggi è alla sua quarta e quinta generazione con Claudio e i figli Luca e Matteo. Originariamente un piccolo chiosco di frutta e verdura, oggi non solo è un punto di riferimento per chi cerca prodotti freschi e di qualità, ma anche un chiosco dove fermarsi a fare pranzi e aperitivi. Il tutto accade in pieno centro, in piazza di Largo Richini all’ombra della Basilica di san Nazaro in Brolo, uno degli scorci rinascimentali più suggestivi della città proprio accanto all’università statale.

A raccontare la storia dello storico locale è Cibotoday.

L’evoluzione negli anni del locale Il Verzeratt a Milano

Il Verzeratt di Milano e i suoi 105 anni di storia

Il Verzeratt ha una storia che risale a oltre un secolo fa. Fondato nel 1919 da Luigi Bulgheroni, il chiosco ha attraversato generazioni, tramandando di padre in figlio la passione per il commercio ortofrutticolo. Il nome “Verzeratt” rende omaggio proprio al “Verziere”, l’antico mercato milanese che era il fulcro della vita quotidiana cittadina, dove si incontravano i milanesi per acquistare i prodotti freschi della terra. Il Verzeratt è riuscito a resistere ai numerosi spostamenti che ha subito nel tempo.

Dopo essere stati per qualche anno in Piazza Santo Stefano, si sono stabiliti definitivamente nel 1949 in Largo Richini. Ed è da quello stesso anno che è partito il riconoscimento come ‘Bottega Storica’ di Milano. Luca Bulgheroni, quinta generazione della famiglia che lo gestisce, racconta con orgoglio le origini del chiosco. “Il bisnonno di mio padre iniziò come venditore ambulante, con un banchetto che cambiava postazione ogni settimana. Con il tempo, siamo diventati stabili, e dal 1949 siamo situati nella piazza dove ci troviamo oggi. Oggi siamo l’unico chiosco rimasto di quelli che componevano l’antico Verziere”.

L’evoluzione della Bottega Storica: da fruttivendolo a punto di ritrovo

Nel corso degli anni, il Verzeratt si è evoluto, adattandosi ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti. Se un tempo l’offerta era limitata ai prodotti di stagione, oggi il chiosco offre una vasta gamma di frutta e verdura, selezionata con cura da fornitori locali e non. “Non possiamo competere con i supermercati sui prezzi, quindi puntiamo sulla qualità. Mio papà è ancora uno di quelli che ha un fornitore per ogni frutta o verdura, seleziona le eccellenze. Ogni giorno offriamo almeno un centinaio di prodotti diversi”, spiega Luca a CiboToday.

Un fruttivendolo vecchia scuola che ha però ha saputo anche stare al passo con i tempi. Infatti, l’evoluzione del Verzeratt non si è fermata alla sola vendita di prodotti freschi. Durante la pandemia, Luca ha visto nel chiosco un’opportunità per offrire qualcosa di più ai suoi clienti. “L’idea della somministrazione è nata a seguito di un po’ di viaggi che ho fatto. Poi nel 2020, in pieno Covid, l’abbiamo messa in atto in quanto mi ero accorto che stava drasticamente cambiando il mercato. Tutti hanno iniziato a fare la spesa online. Così ho pensato che, se le persone non venivano più qui per acquistare, potevano almeno venire a consumare sul posto”.

L’aperitivo da Il Verzeratt in centro a Milano

Nato quasi per caso, l’aperitivo de Il Verzeratt ha conquistato i milanesi, diventando per molti un appuntamento fisso. “Abbiamo iniziato nel 2020 con pochi tavolini”, racconta Luca, “ma il passaparola ha fatto il resto. Ora abbiamo ampliato l’offerta e siamo diventati un punto di riferimento per chi vuole gustare un drink all’aria aperta in un ambiente autentico”. Sono partiti con macedonie, frullati e spremute (arancia, pompelmo e melograno), poi sono arrivate le prime richieste di birrette e calici. E infine, hanno inserito anche i cocktail.

Per pranzo c’è un menu snello di pochi piatti (8-10€) realizzati con i loro prodotti. Insalate come la caprese e l’insalata greca, e i classici come prosciutto e melone, prosciutto e fichi, salmone e avocado o bresaola e finocchio. Ma il momento che va per la maggiore è proprio quello dell’aperitivo (dal martedì al sabato), in cui si può scegliere tra i grandi classici, dallo Spritz al MiTo, passando per il mitico Garibaldi e il Bloody Mary. Ma non mancano drink di loro creazione (7-12€) – anche analcolici – tra cui l’amatissimo Verzeratt, un gin tonic con spremuta al pompelmo rosa o lo Slitz con Prosecco, succo di lime, sciroppo di zucchero e foglie di basilico. Da stuzzicare taglieri con formaggi e salame oppure hummus di ceci, di barbabietola e guacamole con verdurine crude e cracker.

Preservare la tradizione di famiglia con un pizzico di innovazione

Guardando al futuro, la famiglia Bulgheroni non ha intenzione di fermarsi. Pur rimanendo fedeli alle radici, Luca e suo fratello Matteo stanno esplorando nuove idee per espandere l’attività. “Non vogliamo aprire un altro chiosco, ma stiamo pensando a come differenziare l’offerta e fare qualcosa di nuovo con il nostro nome. Questo chiosco è parte della nostra famiglia da più di cento anni, ed è difficile immaginare di separarsene“.

(fonte: Cibotoday)

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