BAMBINI INTOSSICATI DA POMODORINI. LOMBARDI (ALIMOS): “MI SEMBRA IMPOSSIBILE MA SE QUALCUNO HA SBAGLIATO DEVE PAGARE”

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“Mi sembra davvero una cosa quasi impossibile”. Romeo Lombardi (nella foto), presidente di Alimos, è ancora esterrefatto e quasi incredulo dalla notizia della presunta intossicazione di oltre 160 alunni di alcune scuole elementari del Trentino e del Padovano per cui sono stati messi sotto accusa pomodorini distribuiti dal ministero all’interno del progetto “Frutta nelle Scuole” (leggi news).

“Noi da tempo partecipiamo a questo lodevole progetto e non abbiamo mai avuto alcun problema. Il nostro primo obiettivo è la salute dei consumatori e la nostra prima raccomandazione ai nostri associati che distribuiscono frutta nei plessi scolastici è garantire ai bambini frutta di alta qualità”, afferma il numero uno dell’impresa emiliano-romagnola.

Secondo Lombardi “intossicarsi con prodotti biologici e per di più di alta qualità, come quelli previsti dal piano coordinato dal ministero dell’Istruzione e delle Politiche Agricole, mi sembra paradossale e assurdo. Non si possono tuttavia escludere che in generale esistano aziende che non operano in maniera impeccabile, ma da qui ad arrivare a intossicare oltre un centinaio di persone ce ne passa. Quindi sono scettico. Voglio aspettare le analisi dei prodotti”.

Tuttavia nel suo commento esprime anche una certa amarezza il presidente di Alimos, società che da anni porta avanti la propria mission di incrementare il consumo di frutta e verdura in Italia e in Europa e combattere l’obesità e altre malattie conseguenza di un modello di consumo alimentare scorretto puntando sulla salubrità dei prodotti.

“Rimane il fatto che se c’è qualcuno che ha sbagliato, che davvero ha commesso una leggerezza, propinando prodotti di scarsa qualità o fuori norma, dovrà venire punito in maniera esemplare, anche attraverso denunce penali. Con la salute delle persone, specialmente se bambini, non si scherza”.

E aggiunge: “Sono episodi come questo che rischiano di danneggiare enormemente l’immagine non solo del progetto “Frutta nelle Scuole” ma dell’intero settore ortofrutticolo, alle prese più che mai proprio con la crisi dei consumi e della maggior comunicazione riguardante i benefici dell’ortofrutta. Invece tutto questo rischia di trasformarsi in un autentico boomerang. È inaccettabile”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

 

 

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