Una rassegna in crescita, ai vertici del panorama fieristico mondiale. Anche per Andrea Badursi (nella foto), presidente di Italia Ortofrutta, quest’ultima edizione di Fruit Attraction ha lasciato il segno. “Abbiamo potuto confrontarci con le nostre 35 Op presenti in fiera, e anche con le altre organizzazioni di categoria, con i nostri competitors, a partire dalla Spagna, per capire quale strategia adottare”, afferma Badursi al Corriere Ortofrutticolo.
“Serve comunicare di più la qualità delle nostre eccellenze ortofrutticole”
Una strategia, precisa, che “porrà sempre più attenzione alla ricerca e alle certificazioni. Ma soprattutto servirà insistere su un piano che metta sempre più in evidenza la qualità intrinseca delle nostre produzioni, contrassegnate da un ciclo produttivo sostenibile e totalmente tracciabile (e verificabile)”.
“I nostri prodotti, rispetto ad altri Paesi, non posso competere sui volumi. Tuttavia possiamo aggredire ed essere vincenti sul mercati raccontando l’alta qualità della nostra ortofrutta, con vere e proprie eccellenze presenti su tutto il territorio nazionale”, sottolinea Badursi. “Per farlo serve insistere sulla promozione e comunicazione delle caratteristiche delle nostre produzioni”.
Un altro aspetto centrale è il tema dell’aggregazione, passaggio sempre più imprescindibile. “Inoltre siamo al lavoro anche sulla ricerca applicata che dovrebbe consegnarci alcune interessanti riflessioni sui cambiamenti clmatici, sul risparmio idrico e sull’ottimizzazione della logistica nei magazzini”.
Da Fruit Attraction, infine, ha chiuso Badursi, “è emerso il forte interesse per diverse produzioni italiane, a partire dal kiwi, come il kiwi giallo Matera”.
Emanuele Zanini
emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it
