AUMENTI SALARIALI DEL 60%: STOP ALLO SCIOPERO NEI PORTI USA

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Si è concluso prima del previsto lo sciopero nei porti degli Stati Uniti, e anche se ci vorrà tempo per smaltire le lunghe code di navi (ieri se ne contavano una cinquantina al largo dei 36 porti della costa orientale USA) il peggio, per il trasporto marittimo planetario, è scongiurato.

Secondo quanto reso noto l’accordo provvisorio raggiunto tra le parti dopo 4 giorni di braccia incrociate prevede un aumento salariale del 62% in sei anni. Il sindacato dei lavoratori dell’International Longshoremen’s Association (ILA) e gli operatori portuali della United States Maritime Alliance (USMX) hanno annunciato l’accordo e la fine immediata della protesta a fronte di un aumento graduale dei salari medi a circa 63 dollari l’ora contro gli attuali 39 l’ora.

L’accordo, nel dettaglio, prevede un aumento di 4 dollari l’ora per ogni anno del contratto di sei anni, ha dichiarato alla CNN una fonte a conoscenza dei negoziati. Ciò equivale a un aumento per il primo anno di poco superiore al 10% della retribuzione massima di 39 dollari l’ora prevista dall’attuale contratto. Con i cinque aumenti successivi, i salari aumenterebbero del 62% nel corso della durata del contratto.

Il sindacato ha accettato di estendere il contratto che aveva con la United States Maritime Alliance, il gruppo di gestione noto come USMX. L’accordo, che era scaduto il 30 settembre, sarà ora prorogato fino al 15 gennaio e i membri del sindacato torneranno al lavoro mentre vengono definiti gli ultimi dettagli in un accordo completo che dovrà essere ratificato dai lavoratori. (m.a.)

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