AUMENTI PREZZI MATERIE PRIME, “COSTI DI PRODUZIONE CRESCIUTI DEL 30%”

Condividi

Aumenti fino al 30% in più dei costi di produzione a causa di una congiuntura caratterizzata dall’incremento dei prezzi delle materie prime, delle commodities energetiche, delle difficoltà di approvvigionamento dei materiali come imballaggi, tappi, capsule, pallets, alluminio e di alcuni mezzi tecnici di produzione. Una situazione che fa crescere di giorno in giorno le preoccupazioni del sistema agroalimentare cooperativo, che con le sue 5.000 imprese associate, fattura il 25% di tutto il valore del comparto agroalmentare.

“Si tratta di incrementi che impattano in maniera sostanziale sulla tenuta della competitività e dei costi delle imprese”, spiega Giorgio Mercuri (nella foto), Presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari. “Stiamo vivendo una situazione già messa a dura prova dalla crisi legata all’emergenza pandemica nonché dai danni arrecati dalle avversità meteorologiche che hanno pesantemente colpito alcune areali produttivi e che ora rischia di provocare ulteriori pesanti effetti sui margini e sul posizionamento commerciale, compromettendo la sostenibilità economica delle nostre filiere”.

Il contesto risulta peraltro aggravato dal forte aumento dei costi dei noli marittimi nonché della carenza e dal rincaro che ha riguardato anche i container trasportati via nave che, sulla base dei dati commerciali delle Nazioni Unite, vengono attualmente utilizzati per spostare il 60% delle merci globali. Secondo il Global index Frightos, importante indice internazionale del tasso di nolo, il costo medio di un container al 30 luglio è pari a 8.848 dollari, quotazione che registra su base annua un forte incremento pari a +400%.

“La situazione causa inesorabilmente un freno all’export dei nostri prodotti – ha proseguito Mercuri – e riguarda in particolare i trasporti verso il Nord America ed i mercati d’Oriente, senza contare che i maggiori costi delle materie prime e dei trasporti, oltre al ritardo nelle consegne, avranno un impatto negativo anche sui prezzi di vendita”.

“Si tratta di una questione globale e orizzontale, certamente di non facile soluzione” conclude Mercuri. “Auspichiamo che il Governo possa farsi parte attiva, anche costituendo una specifica task force, per tentare di individuare gli strumenti e le migliori modalità per dare una risposta alle criticità dell’agroalimentare, sollecitando anche un maggior livello di sinergia tra gli operatori con l’obiettivo di ridurre i costi e di garantire una condizione di equilibrio all’interno delle filiere”.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE