ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA, GIANSANTI: “SERVE PIANO STRAORDINARIO PER IL SETTORE”

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di Cristina Latessa

In uno scenario di crescenti tensioni geopolitiche che portando tutti gli Stati a operare in un contesto nuovo e più sfidante sotto il profilo economico, si rende necessario nel 2024 “un piano straordinario per l’agricoltura da costruire assieme al governo, anche alla luce del nuovo Parlamento e della nuova Commissione europea che verranno. Perché da una parte abbiamo le leggi europee e dall’altra dobbiamo costruire un modello italiano e rafforzarlo”.

Con questa proposta il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti (nella foto durante l’intervento in assemblea) ha parlato, a margine dell’assemblea invernale “Agricoltori protagonisti del futuro” svoltasi all’Auditorium Parco della Musica a Roma, delle sfide che riguardano l’agricoltura e delle ricette per affrontarle proposte dall’organizzazione datoriale agricola.

In particolare, in vista dell’allargamento dell’UE a Paesi come Ucraina, Moldavia e Balcani Occidentali, Giansanti ha notato che “Confagricoltura è e resta un’associazione a vocazione europea. Sicuramente l’allargamento ad Est ci preoccupa un po’ perché l’arrivo di Paesi importanti come l’Ucraina deve essere accompagnato da politiche che possano mitigare l’effetto di questo ingresso sul mercato unico”. “Ma in generale – ha aggiunto il presidente Confagri – va ripensato un po’ tutto il sistema delle regole europee. Oggi Germania e Francia hanno un costo bassissimo dell’energia che falsa la competizione del nostro mercato domestico”.

– Quindi il governo italiano cosa può fare per sostenere il comparto?

“Deve continuare, come sta facendo, a prestare attenzione al settore, assicurare politiche di sostegno per tutti quelli che vogliono innovare e soprattutto promuovere la ricerca e stendere un piano per l’agricoltura nazionale che possa essere messo a disposizione della futura Commissione e dei nostri parlamentari europei rispetto alle nuove politiche europee che dovranno essere definite”.

– Un piano naturalmente scritto con la vostra collaborazione e attivo contributo?

“Naturalmente come Confagricoltura vogliamo poter collaborare in maniera costruttiva alla stesura del piano, portando proposte al tavolo. Poi naturalmente toccherà al ministro e al governo decidere in merito”.

– Presidente, cosa uscirà da questa assemblea?

“Da questa assemblea uscirà una nuova consapevolezza sul valore dell’agricoltura italiana, che è tradizione, storia e innovazione. Nella costituzione italiana, come ha richiamato il capo dello Stato Mattarella, c’è tutta una serie di articoli che richiamano la centralità dell’agricoltura. L’Italia è unica in questo. Quindi ritengo che oggi emergerà la consapevolezza che, se c’è un settore trainante per l’economia del nostro Paese, quello è proprio l’agricoltura”.

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