ASSE “SALVA FRUTTA” ITALIA, FRANCIA E SPAGNA, AGRINSIEME E COLDIRETTI: “BENE, ORA RISPOSTE CONCRETE”

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Dopo la lettera inviata al commissario Ue Ciolos da parte dei ministri dell’Agricoltura di Italia, Francia e Spagna per affrontare rapidamente la profonda crisi del settore della frutta estiva (leggi news), le associazioni di categoria plaudono all’iniziativa congiunta dei tre Paesi e rilanciano su come gli aiuti ai produttori siano quantomai vitali per il settore, specialmente per pesche e nettarine, i prodotti più colpiti.

 

“La presa di posizione congiunta di Italia, Spagna e Francia sulla crisi del settore frutticolo e la richiesta di interventi di emergenza sono un passo importante ed atteso", spiega Agrinsieme. "Apprezziamo l’ulteriore sforzo del ministro Martina e attendiamo le decisioni della Commissione Europea che, fino ad oggi, ha dato solo risposte interlocutorie”. Agrinsieme ricorda come i produttori e le cooperative di Cia, Confagricoltura ed Alleanza nazionale delle cooperative agroalimentari sono scesi in piazza due giorni fa per sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica, chiedendo interventi immediati per i produttori di frutta estiva ai quali vengono riconosciuti, per questa campagna, prezzi in costante decremento, che non consentono neppure la copertura dei costi di produzione. “La situazione – osserva Agrinsieme – è drammatica con quotazioni all’origine che sono arrivate a 15 centesimi al kg per la concomitanza di sovrapposizione dei calendari e sovrapproduzione europea”.

Il plauso all’iniziativa dei tre Paesi arriva anche da Coldiretti: "Ci auguriamo al più presto una risposta concreta da parte del Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos alla positiva richiesta di intervento a sostegno della frutta contenuta nella lettera congiunta dei Ministri dell’agricoltura di Francia, Spagna ed Italia dopo la nostra mobilitazione in Italia e all’estero che ha anche portato la settimana scorsa ad una lettera analoga da parte dei produttori agricoli aderenti al Copa-Cogeca", spiega il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo. "Occorre fare presto perché la situazione rischia di compromettere il frutteto italiano e con esso l’economia, il lavoro e l’ambiente”.

Si tratta di salvare un comparto strategico dell’agroalimentare nazionale che – sottolinea la Coldiretti – dà lavoro a più di centomila ma che è entrato in difficoltà a causa dell’andamento climatico, della contemporanea maturazione nei principali paesi produttori e del calo dei consumi crollati di oltre il 30 per cento negli ultimi 15 anni. Un rischio per la salute dei consumatori con il consumo di frutta estiva che è sceso sotto il limite dei 400 grammi al giorno consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ma anche per i produttori di pesche e nettarine, a cui vengono pagate pochi centesimi, al di sotto dei costi di produzione, con il pericolo di portare all’abbattimento delle piante.

La superficie attuale a pesche e nettarine in Italia è inferiore ai 70.000 ettari, suddivisi principalmente tra Emilia-Romagna, Campania, Piemonte, Sicilia, Puglia, Veneto, Basilicata, Calabria e Lazio. L’effetto di questa crisi, denuncia la Coldiretti, potrebbe essere quello di perdere altri 15.000 ettari sulla base di esperienze del passato. Per salvare il pescheto Italia la Coldiretti chiede una serie di interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro, tra cui la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata, un meccanismo di formazione dei prezzi che parta dai costi di produzione e maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti di importazione, troppo frequentemente spacciati per italiani. Per l’immediato, al fine di dare maggiore soddisfazione a chi produce la buona frutta e rilanciare i consumi di più alta qualità e far ripartire mercato e prezzi negli ultimi giorni di campagna, Coldiretti sostiene la richiesta che il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, ha fatto alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) che riguardi sia soci sia non soci di organizzazioni ortofrutticole.
 

 

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