L’export peruviano di asparagi continua la sua marcia. Secondo i dati forniti da ComexPerù, società del commercio estero del Paese sudamerciano, negli ultimi dieci anni gli invii all’estero di asparagi freschi o refrigerati prodotti in Perù sono aumentati in media del 19% ogni anno. I volumi sono cresciuti del 13%, triplicando tra il 2001 e il 2010.
Il Perù rimane il primo esportatore mondiale di asparagi freschi e refrigerati, nonostante il -3% registrato nell’export nel 2008 (controbilanciato da un +10% nel 2009) e nonostante che tra il gennaio e l’ottobre dello scorso anno il valore degli ortaggi esportati sia aumentato solo dello 0,39% arrivando a 225 milioni di dollari e i volumi siano cresciuti del 2,6% sfiorando le 96 mila tonnellate.
Lo scorso anno le vendite si sono focalizzate negli Stati Uniti, che coprono il 60% delle esportazioni peruviane di asparagi, calate ad ogni modo del 3%. Tuttavia l’export verso il Regno Unito ha fatto segnare un incoraggiante +13%, che a ottobre 2010 era la terza destinazione in assoluto (8% del totale).
Un altro Paese strategico si sta rivelando il Canada, che ha visto aumentare del 222% le consegne di asparagi peruviani, conseguenza dell’accordo di libero scambio stipulato nel 2009 con il Nord America. Tra gennaio e ottobre 2011 il prodotto ha raggiunto 41 destinazioni, con una presenza in cinque continenti
Secondo i dati FAO, il Perù è il secondo maggior produttore di asparagi, dopo la Cina. La produzione cinese viene esportata in gran parte in scatola e in forma surgelata, per cui il Perù è il primo esportatore di asparagi freschi o refrigerati. Gli Stati Uniti sono il maggiore importatore di questi prodotti, con il 55% delle importazioni all’anno.