La soluzione al problema della Xylella Fastidiosa, la patologia che ha causato e sta tuttora causando il disseccamento precoce di migliaia di ulivi, potrebbe presto essere a portata di mano. Il problema è stato infatti trattato nel corso del convegno di studi dal titolo “Il ruolo della Regione Puglia nella gestione della Xylella fastidiosa – Obiettivi, metodi, strategia”, svoltosi il 13 giugno scorso presso l’Università del Salento e promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, alla presenza tra gli altri del presidente Michele Emiliano.
Nel corso della giornata di studi, tra gli altri progetti finanziati dalla Regione, tutti incentrati su approcci differenti al problema del disseccamento rapido degli ulivi causato dal batterio “Xylella fastidiosa”, è stato presentato “Si.Pro.Xy.Net – Sistemi di protezione dagli insetti vettori di Xylella”, che vede come attori e protagonisti l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, l’Università degli studi di Foggia, l’Università del Salento e Arrigoni Spa, attraverso la propria controllata Sachim Srl.
In pratica, questo progetto ha dimostrato che gli agrotessili Arrigoni, sviluppati da Sachim in collaborazione con gli atenei sopra citati, sono pienamente efficaci per impedire il contatto tra gli insetti potenziali vettori del batterio della Xylella e la pianta stessa.
“A fronte di una complessa attività di studio e progettazione, sia metodologica, sia di laboratorio – spiega infatti Paolo Arrigoni, Ceo di Arrigoni Spa – i risultati del progetto di ricerca si sono rivelati lusinghieri. I nostri agrotessili sperimentali, sviluppati in stretta collaborazione con ricercatori di diverse università e testati con net houses opportunamente studiate e realizzate allo scopo, non hanno consentito l’accesso alle piante ad alcun insetto vettore del batterio della Xylella fastidiosa. È stata così sperimentalmente dimostrata l’efficacia della nostra soluzione -conclude Arrigoni – che consiste in un contenimento fisico-meccanico dell’insetto vettore, fino ad azzerare la possibilità di contagio tra piante”.
Il problema della Xylella può contare, quindi, su una soluzione del tutto naturale e ad impatto zero, in grado di limitare in maniera importante il dilagare della piaga che ha colpito il Sud della Puglia e che, se non sarà fermata in modo efficace, rischia di interessare le zone più settentrionali e le altre regioni meridionali.
Da parte sua la regione Puglia, attiva da anni nella lotta alla Xylella, ha riconosciuto la validità dell’approccio al problema e degli esiti delle attività di ricerca condotti con i prodotti Arrigoni-Sachim. Non a caso, tra gli investimenti che possono beneficiare del contributo regionale per le azioni di contrasto alla Xylella, la Puglia ha ricompreso “l’acquisto e l’installazione di strutture di protezione (reti anti-insetti) per la salvaguardia degli ulivi monumentali censiti”.
La grande ricchezza culturale e paesaggistica della Puglia, che conta oltre 60 milioni di ulivi di cui più di 300mila secolari, può quindi essere protetta con il ricorso a uno specifico agrotessile Arrigoni.
I risultati del progetto Si.Pro.Xy.Net saranno inoltre oggetto di una pubblicazione scientifica sulla rivista internazionale Journal of Agricultural Engineering, dal titolo: “Design of a net-based protection system against the vectors of Xylella fastidiosa”.