In Argentina, nelle valli di Río Negro e Neuquén, nei primi sette mesi del 2022 e rispetto ai volumi raggiunti nello stesso periodo del 2021, la produzione di pere ha registrato un calo del 15% e quella di mele del 24%, secondo il Senasa, il Servizio di Sanità e Qualità Alimentare.
Tra gennaio e luglio 2022, il volume esportato è arrivato a 215.707 tonnellate di pere rispetto alle 254.640 esportate nello stesso periodo 2021. Quest’anno, circa 62.857 sono state destinate al Brasile (-7% rispetto a un anno fa), 40.830 alla Russia (-39%) e 39.901 agli Stati Uniti (-10%).
Su venti Paesi, solo sei hanno aumentato il volume delle importazioni di pere: i Paesi Bassi con 8.145 tonnellate (+44%), la Francia con 5.558, la Germania con 4.344, Israele con 2.312, gli Emirati Arabi Uniti con 1.869 e la Spagna con 1.221 tons.
Tra gennaio e luglio 2022, il volume esportato di mele ha raggiunto le 42.942 tonnellate rispetto alle 56.301 esportate nello stesso periodo 2021. Il volume di mele provenienti dalle valli del Río Negro e di Neuquén è diminuito in 16 dei 20 paesi segnalati.