ARGENTINA, 4 NUOVE VARIETÀ DI UVA DA TAVOLA PER RISOLLEVARE IL SETTORE

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In Argentina, lo sviluppo di quattro nuove varietà di uva da tavola da parte dell’Istituto Nazionale di tecnologia Agricola (INTA – Instituto Nacional de Tecnología Agropecuaria) potrebbe dare nuova vita ad un settore che da qualche tempo soffre la perdita di competitività a livello internazionale, soprattutto nei confronti dei vicini Cile e Perù. Lo scorso anno, la conversione di interi campi dedicati a uva da tavola alla produzione di uva sultanina, la perdita di appeal delle aziende agricole locali sui diversi mercati e la sfortunata stagione meteorologica avevano portato ad un drammatico calo dei volumi. Secondo i più recenti dati Usda (il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti) tali quantitativi si aggirerebbero complessivamente solo intorno alle 60 mila tonnellate.

Nuova linfa, dunque, potrebbe arrivare proprio dalla messa in produzione di queste nuove varietà, frutto di 15 anni di ricerca: Sorpresa INTA, Serena INTA, Delicia INTA e Fernandina INTA.

A giovarne potrebbero essere soprattutto i produttori delle Province di Mendoza e San Juan, dove si concentra il 95% della produzione del Paese e da cui proviene quasi la totalità delle esportazioni, che lo scorso anno sono state pari a 13 mila tonnellate.

Ottenere varietà proprie rappresenta per l’Argentina un salto di qualità importante, che consentirà ai produttori di conquistare una maggiore competitività a livello internazionale. Le nuove varietà hanno una dimensione minima di 18 millimetri per bacca, non sono apirene ma presentano pochi semi e di dimensioni assai ridotte, e sembrano particolarmente adatte alla vendita oltre confine. I primi test svolti indicano che possono restare in celle refrigerate per almeno 45 giorni senza alterazioni organolettiche.

Fernandina INTA e Sorpresa INTA sono nere; una vera novità per l’Argentina che finora esportava esclusivamente uva bianca. Serena INTA, invece, è rossa come la Crimson, dalla quale si differenzia tuttavia per l’epoca di maturazione, essendo questa più precoce. Infine la Delicia INTA si presenta rosata e dal sapore molto dolce. A differenza della Moscatel Rosado, una cultivar simile al momento ampiamente diffusa nel Paese, Delicia INTA non necessita di una varietà impollinatrice.

Chiara Brandi

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