AREFLH STA STUDIANDO UNA “ECO-LABEL” PER L’ORTOFRUTTA

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Allo studio un’eco-label per l’ortofrutta. È una delle iniziative che Areflh, l’associazione europea delle regioni frutticole, orticole e floricole, sta portando avanti all’interno delle consultazioni sulla Pac 2020. Nasce dalla necessità di creare una via di mezzo tra Bio e convenzionale che valorizzi quelle produzioni non-Bio che, però, hanno comunque un minore impatto ambientale rispetto a quelle convenzionali.

“Le produzioni Bio – ci ha spiegato Simona Caselli (nella foto), assessore all’Agricoltura della regione Emilia-Romagna nonché presidente di Areflh a margine dell’assemblea generale dell’associazione che si è tenuta a Bologna la settimana scorsa – sono senza dubbio quelle da promuovere maggiormente perché hanno il livello più alto di compatibilità con ambiente. Il problema è il tempo che ci vuole per trasformare un’agricoltura complessa come può essere quella dell’Emilia-Romagna ma anche, in generale, quella dell’Italia o di Francia e Spagna interamente a Bio. È un tempo lungo”.

Un esempio? L’Emilia-Romagna, con uno sforzo finanziario enorme, ossia circa 17 milioni di euro (in parte fondi regionali e in parte ricavati dal Psr) è riuscita a far crescere in un anno la quota Bio del 28%. Senza dubbio un risultato incredibile che però, alla fine dei conti, ha riguardato solo l’11% del territorio regionale. “Questo vuol dire senza dubbio che siamo stati bravi – continua la Caselli – ma che, pur massimizzando gli sforzi, potremmo arrivare al massimo al 15%. Dopo di che c’è sempre l’85% che fa dell’altro. Non penso sia necessario arrivare ad una nuova certificazione anche perché già nei Psr ci sono misure per la lotta integrata, solo che non sono univoche per tutte le regioni; e queste differenze non sono percepibili dal consumatore. Senza un marchio unico si fa anche fatica a spiegare le differenze tra i diversi tipi di lotta integrata. Si tratta di una questione che va strutturata meglio anche per poterla meglio comunicare”.

Tradotto in strumenti pratici: sul tavolo di lavoro per la Pac 2020 c’è anche un progetto di eco-label. “Il marchio eco-label è molto utilizzato nella manifattura – precisa la Caselli – ma nell’ortofrutta non esiste un equivalente. Stiamo iniziando a pensarci”.

Mariangela Latella

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