ARANCE: PREVISIONI POSITIVE PER IL 2013-14 IN EUROPA

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Una produzione totale di arance prevista attorno ai 6,6 milioni di tonnellate, in crescita del 12% rispetto allo scorso anno, grazie alle buone condizioni meteorologiche registrate in tutta l’area Mediterranea. È questo il dato principale che emerge dal Report annuale sulla produzione e commercializzazione degli agrumi in Europa.

Il report è stato redatto dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA). Spagna e Italia rappresentano quasi l’80% della produzione totale di arance dell’Unione europea; il restante 20% è distribuito tra gli altri Stati membri, principalmente Cipro, Grecia e Portogallo.

Secondo le previsioni dell’USDA, per l’anno commerciale 2013/14 la Spagna raggiungerà una produzione di 3,4 milioni di tonnellate, il 15% in più rispetto allo scorso anno. Nonostante aspettative tanto favorevoli, gli operatori del settore agrumicolo spagnolo rimangono cauti. Le alte temperature e la mancanza di pioggia verificatesi nella fase iniziale della stagione hanno ritardato la raccolta di una decina di giorni con un impatto negativo sulla dimensione e sulla colorazione dei frutti. Anche se non è stata intaccata la qualità, al momento i prezzi riflettono il difetto nel calibro e rimangono su livelli bassi. Le varietà maggiormente coltivate in Spagna sono quelle destinate al consumo fresco come le arance del gruppo Navel (in particolare Navelina e Navel Late), di cui è previsto un aumento produttivo del 28%. Da non dimenticare anche le Valencia Late, “utili” ai produttori per sostenere l’offerta durante la fase finale della stagione.

Nell’anno commerciale 2013/14 la produzione di arance in Italia è prevista tornare ai livelli di due stagioni fa, raggiungendo un volume di 1,9 milioni di tonnellate, in aumento di circa il 12% rispetto allo scorso anno. La produzione di arance rosse si prevede in crescita del 17% (1,415 milioni di tonnellate) rispetto al 2012/13 quando si è attestata a 1,203 milioni di tonnellate. In generale la qualità dei frutti sarà buona, ad eccezione per quelle piante colpite dal virus della Tristezza (CTV). Circa il calibro, ci si attendono volumi minori per le arance di dimensioni più grandi (formato tre quarti) mentre saranno disponibili in elevate quantità le arance di pezzature più piccole.

Sicilia e Calabria sono le principali aree di produzione, rispettivamente con il 59 e il 22% del totale nazionale. Tarocco, Moro, Sanguinello, Navelina e Valencia sono invece le principali varietà coltivate.

La produzione della Grecia è prevista in aumento del 4,3%, per un totale di 970 mila tonnellate raccolte. Con pezzature che dovrebbero rimanere nella media, Washington, Navel, Valencia, Navelina e Newhall saranno le principali varietà prodotte.

In Portogallo la stagione commerciale 2013/14 sta proseguendo entro parametri standard. La produzione di 208 mila tonnellate dovrebbe essere sugli stessi livelli dello scorso anno e anche per i calibri si attendono dimensioni considerabili all’interno del range di normalità.

La produzione cipriota di arance, infine, è prevista in aumento del 15% rispetto all’anno precedente mentre la dimensione dei frutti dovrebbe essere nella norma. Navel, Ovale e Valencia saranno le principali varietà di arance coltivate a Cipro.

Il Report USDA, inoltre, prevede sviluppi positivi della stagione anche in termini di consumo. All’interno dell’area Ue il consumo totale di arance dovrebbe raggiungere i 5,6 milioni di tonnellate. Un aumento della domanda rispetto agli anni precedenti che riflette la maggior disponibilità di prodotto sul mercato. Il consumo pro capite nei Paesi produttori rimarrà, come tradizione, al di sopra della media europea. In Italia, in particolare, l’aumento dovrebbe essere intorno all’8%, con un consumo pro capite tra i 25 e i 27 chili all’anno. Infine il Report sottolinea lo squilibrio della bilancia commerciale europea in termini di trade, con le importazioni che superano largamente le esportazioni.

Nell’anno commerciale 2012/13 le importazioni del Vecchio Continente sono state valutate a circa 700 milioni di dollari, mentre il valore delle esportazioni a circa 266 milioni. Il principale fornitore di arance dell’Europa è il Sud Africa, che rifornisce il mercato in contro stagione, seguito da Egitto e Uruguay. Dallo scorso 28 novembre, tuttavia, l’Europa ha emesso un bando sulla maggior parte delle importazioni degli agrumi sudafricani per timore della diffusione della macchia nera degli agrumi, un fungo ( Guignardia citricarpa, Phyllosticta citricarpa) altamente contagioso inserito nella lista dei patogeni e degli insetti di cui è vietata l’introduzione elaborata dall’ “European and mediterranean plant protection organization”. (c.b.)

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