APOFRUIT, SALVI, ZANI, PEMPA CORER E SPREAFICO LANCIANO LA SFIDA A PER.A.

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La sfida al progetto Per.A. è lanciata. Un gruppo di cinque imprese di primo piano del panorama ortofrutticolo italiano – Apofruit, Afe/Salvi, Granfrutta Zani, Pempa Corer/Terremerse, Spreafico/OPKiwiSole – "ha deciso di promuovere un nuovo strumento di aggregazione aperto a tutto il sistema ortofrutticolo nazionale".

Già il mese scorso le cinque aziende (oltre al gruppo Mazzoni, che solo in un secondo momento ha aderito al progetto Per.A.) avevano espresso diverse perplessità nei confronti del progetto coordinato da Apo Conerpo e diretto da Luca Granata (leggi news). Da allora la situazione non si è sbloccata. Da qui la decisione di andare avanti con un proprio piano, che non comprenderà solo la pera ma che coinvolgerà altre produzioni.

"Il gruppo – si legge in una nota diffusa ieri pomeriggio – agirà nell’ottica di creare valore per gli agricoltori attraverso strategie di aggregazione della produzione; la nuova sinergia ha come obiettivo non solo la singola produzione “pera” ma la generale redditività delle imprese agricole ortofrutticole penalizzate da margini insufficienti per garantire la sopravvivenza del settore".

Sono sei i principali obiettivi che il nuovo organismo si prefigge di raggiungere:

1. migliorare il reddito della produzione agricola associata;

2. mettere a punto un’aggregazione condivisa ed un modello che, partendo da un prodotto, sia estendibile ad altre specie;

3. organizzare un sistema a rete che valorizzi le risorse, il posizionamento di mercato e la specializzazione delle imprese socie;

4. coordinare il destoccaggio per scongiurare le possibili “perdite di valore” dovute a squilibri di mercato;

5. sviluppare nuovi mercati che richiederebbero un sforzo eccessivo se sostenuto singolarmente da ciascuna azienda;

6. creare nuovi elementi di distintività attraverso politica di qualità, comunicazione e marca.

 

"L’aggregazione – spiegano gli aderenti al nuovo gruppo – intende essere aperta a tutte quelle aziende organizzate che condividano gli obiettivi e le modalità operative proposte. Un modello aggregativo efficiente, integrato, che non generi costi di sistema e che prenda spunto da esempi di successo di “club di prodotto” che in questi anni si sono affermati sul mercato ed hanno permesso di valorizzare il lavoro delle aziende agricole".

Dalle prime indiscrezioni sembra che la nuova aggregazione sia destinata ad ampliarsi con new entry già nelle prossime settimane, durante le quali si delineeranno anche le modalità operative del nuovo progetto.

 

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