APO CONERPO, VOLUME D’AFFARI SOPRA I 700 MILIONI DI EURO GRAZIE A EXPORT E INVESTIMENTI

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La pesante recessione mondiale, l’andamento climatico sfavorevole e il terribile terremoto in Emilia non hanno frenato lo sviluppo di Apo Conerpo che chiude il 2012 con un volume d’affari aggregato di 702 milioni di euro, in aumento dell’1% circa rispetto ai 696 milioni del 2011 e del 4% rispetto ai 675 milioni del 2010. I dati sono stati presentati oggi in una conferenza stampa a Bologna.

“Un risultato senza dubbio positivo – sottolinea il presidente Davide Vernocchi (a destra nella foto) – ottenuto nonostante la diminuzione della produzione conferita, attestatasi sulle 947.000 tonnellate e quindi inferiore di circa il 19% ai livelli raggiunti nel 2011 che però, è bene ricordarlo, è stato un anno caratterizzato da un’offerta ortofrutticola decisamente superiore alla media”.

 

“L’aumento del fatturato – prosegue Vernocchi – è frutto, tra l’altro, delle politiche commerciali vincenti del Gruppo che attraverso le società Alegra, Naturitalia e Valfrutta Fresco ha collocato sul mercato 1.018.000 tonnellate di prodotti (quasi 427.000 di frutta e 591.000 tra ortaggi e patate) puntando con decisione sull’export, un canale in grado di valorizzare al meglio le produzioni conferite dai soci e garantire loro una maggiore remunerazione. Complessivamente, sono state indirizzate all’estero quasi 147.000 tonnellate di ortofrutta fresca (+8,1% sul 2011) per un valore di oltre 112 milioni di euro (+8%)”. “

 

Per quanto riguarda le altre destinazioni della produzione di Apo Conerpo – dichiarano Vernocchi e il vice presidente Roberto Cera – presso la Grande Distribuzione italiana sono state collocate oltre 155.000 tonnellate (-2,5%) per un valore di circa 115 milioni di euro (+0,36%), mentre al mercato tradizionale sono state indirizzate 163.500 tonnellate di prodotto non confezionato (+1%) per un valore di 89,5 milioni (-1%). All’industria di trasformazione infine sono state destinate circa 552.000 tonnellate di ortofrutta per un valore di oltre 77 milioni; il plusvalore del trasformato ha raggiunto i 308 milioni di euro”. 

 

“Questi dati – afferma il direttore generale di Apo Conerpo, Gabriele Chiesa (a sinistra nella foto) – riflettono ancora la difficile situazione verificatasi nel 2011 a causa dell’abbondante produzione affiancata da una scarsa ricettività del mercato. In questo contesto, occorre evidenziare che, per il mercato del fresco, nel primo semestre del 2012 il nostro Gruppo, a fronte di un sensibile incremento dei volumi venduti (+29,2%), ha visto il fatturato diminuire del 5,2%, mentre nel secondo semestre il trend commerciale è migliorato e il giro d’affari è aumentato del 4,8% nonostante la contrazione dei quantitativi commercializzati (-19,2%)”.  

 

“Di fronte a un andamento di mercato comunque condizionato dalla pesante recessione, che influisce negativamente anche sui consumi di prodotti ortofrutticoli – ricorda Chiesa – abbiamo avviato diverse iniziative, quali la riduzione dei costi di funzionamento, il supporto anche finanziario alle cooperative socie, l’aumento degli investimenti nella ricerca e innovazione, la ricerca di nuovi mercati, la promozione di aggregazioni e sinergie per creare reti con le altre imprese del settore, il consolidamento patrimoniale”. 

 

La destinazione dell’utile 2011 ad aumento gratuito del capitale sociale e alle riserve indivisibili unitamente al risultato positivo conseguito nel 2012, seppure in diminuzione rispetto all’esercizio precedente, hanno consentito di consolidare ad oltre 26,8 milioni di euro il patrimonio netto della capofila Apo Conerpo. Tale rafforzamento patrimoniale è fondamentale per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie per affrontare i nuovi investimenti per lo sviluppo del gruppo nonché per mantenere i programmi di capitalizzazione e di supporto alle filiali, alle cooperative socie ed alle altre società strumentali. Nel 2012 Apo Conerpo ha infatti deliberato ed attuato un ulteriore progetto di capitalizzazione delle associate Fruit Modena Group e Italfrutta colpite dal terremoto per agevolare il più rapido ripristino della loro completa funzionalità portando ad oltre 34,8 milioni di euro gli investimenti strutturali della capogruppo di cui oltre 24,2 milioni sono risorse messe a disposizione delle cooperative socie e delle società collegate per il supporto, il consolidamento ed il potenziamento della loro attività.

 

“Tra tutte le misure messe in campo nel 2012 per affrontare le sfide di un mercato poco recettivo e garantire la redditività ai soci – sottolineano Vernocchi e Cera – appare particolarmente importante la riduzione delle spese generali che ha consentito di garantire sia il ristorno ai soci, che l’aumento degli investimenti nel settore della ricerca e dell’innovazione di fronte alla progressiva contrazione delle risorse pubbliche. A tale proposito, gioca un ruolo di primo piano l’azione di New Plant, costituita nel 2002 proprio per sviluppare il miglioramento genetico ed incentivare il rinnovamento varietale. Oltre il 75% delle nuove varietà introdotte negli ultimi cinque anni negli impianti di pesco e susino è rappresentato infatti dalle cultivar studiate dai Comitati tecnici di Apo Conerpo in ambito New Plant; la percentuale supera poi il 90% considerando altre specie come le pomacee, l’albicocco, il ciliegio, l’actinidia e le colture industriali. In particolare, nel 2012 è stata licenziata e brevettata la nuova varietà di pera a buccia rossa denominata “Falstaff”, che verrà diffusa nei prossimi anni”.

 

“Un’altra attività prioritaria che ha caratterizzato il 2012 e che dovrà proseguire anche nei prossimi esercizi, – dichiarano Vernocchi e Chiesa – è stata la ricerca di aggregazioni, collaborazioni e sinergie con altre imprese che partendo dalla condivisione di obiettivi comuni, siano in grado di aumentare l’efficacia dell’azione commerciale ed organizzativa. Tante le iniziative che hanno visto protagonista Apo Conerpo a cominciare dalla incorporazione nella Aop Finaf della Aop Gruppo Mediterraneo, che ha dato vita alla Associazione di Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli più grande d’Europa. Sempre l’anno scorso poi sono nati i consorzi ‘Kiwifruit of Italy’ e ‘Pera Italia’ ed è stata costituita l’Organizzazione Interprofessionale Pera con la partecipazione di tutte le Op del territorio, tutte le organizzazioni professionali, le aziende private aderenti a Fruit Imprese, le industrie cooperative e quelle private aderenti all’AIIPA, la distribuzione organizzata. Obiettivi prioritari di questo organismo: conoscere il potenziale produttivo, pianificare e programmare i nuovi impianti, definire regole comuni dei conferimenti, sviluppare attività di promozione sui mercati Ue ed extra Ue per una migliore valorizzazione del prodotto”.

 

“Sul fronte degli investimenti specifici destinati allo sviluppo delle imprese associate – affermano Vernocchi e Cera – nel 2012 Apo Conerpo ha ulteriormente potenziato l’apposito Programma Operativo investendo 64,3 milioni di euro così suddivisi: 4,1 milioni per la pianificazione della produzione e dell’offerta, 16,8 milioni indirizzati al miglioramento della qualità dei prodotti, 6,3 milioni destinati all’incremento del valore commerciale dei prodotti, 15,3 milioni per la promozione delle produzioni fresche e trasformate, 15,4 milioni per le misure ambientali, 6,2 milioni destinati alla prevenzione e alla gestione delle crisi.

 

“Per migliorare sempre più la qualità dei nostri prodotti – aggiunge Vernocchi – abbiamo poi aumentato la diffusione della assistenza tecnica in campagna e il numero dei controlli lungo l’intera filiera. A tale proposito, 145 tecnici hanno controllato più di 27.200 ettari, pari a circa l’87% degli oltre 31.000 ettari che costituiscono la superficie totale coltivata dai soci di Apo Conerpo. Coadiuvati dai responsabili delle singole cooperative, i tecnici hanno controllato anche tutte le altre fasi: dal condizionamento al confezionamento fino alla commercializzazione”.

 

“Dopo i risultati complessivamente soddisfacenti del 2012 ottenuti nonostante la grave crisi economica e le anomalie climatiche – concludono Vernocchi e Chiesa – l’attività di Apo Conerpo si concentrerà in particolare in queste direzioni: il supporto alla ricerca e sperimentazione per migliorare costantemente le produzioni ed aumentare la difesa dalle fitopatie, la ricerca e l’innovazione di prodotto, la valorizzazione delle produzioni dei soci utilizzando la grande notorietà dei marchi anche per l’ortofrutta fresca, l’internazionalizzazione delle vendite individuando nuovi mercati di sbocco. A questo proposito, proseguirà l’impegno diretto del nostro ufficio tecnico per supportare e spronare gli organi istituzionali per l’abbattimento delle barriere fitosanitarie che ostacolano l’accesso dei nostri prodotti su molti mercati esteri. Dopo l’apertura ai kiwi italiani registrata alcuni anni fa sul mercato cinese e l’anno scorso su quello coreano, siamo in dirittura d’arrivo anche per il protocollo kiwi per il Giappone e per il protocollo mele e pere per gli Stati Uniti. In questo modo si creano nuove opportunità che le nostre filiali Alegra e Naturitalia sapranno cogliere da protagoniste come hanno fatto in questi anni”.

 

 

 

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