Un’adeguata remunerazione dei soci, l’attenzione all’ambiente anche grazie ad una proposta di ortofrutta eccellente e la sostenibilità sociale sono tutti aspetti fondamentali della mission aziendale di Apo Conerpo. I risultati raggiunti nel 2015 – presentati ieri durante una conferenza stampa dal presidente Davide Vernocchi e il vice presidente Roberto Cera – rispecchiano al meglio tali obiettivi.
Il consolidamento del patrimonio netto, ottenuto con l’aumento a titolo gratuito del capitale sociale dello scorso anno, è stato fondamentale per reperire le risorse necessarie ad affrontare investimenti volti alla crescita del Gruppo e al miglioramento tecnico qualitativo dell’offerta. Investimenti strutturali, perseguimento di nuove forme aggregative e azioni di contenimento dei costi generali oltre ai buoni risultati ottenuti “in campo” hanno permesso di raggiungere un risultato economico positivo e in grado di consentire un ritorno ai soci di 435.000 euro (+30% rispetto all’anno precedente). In uno scenario internazionale complicato sotto tanti aspetti, “i risultati ottenuti sono in contro tendenza rispetto al contesto generale”, ha sottolineato da Vernocchi. Nel 2015 il fatturato del più grande Gruppo europeo dell’ortofrutta fresca ha realizzato la cifra record di 703 milioni di euro, in aumento del 4,3%, grazie soprattutto alla crescita generata dalla Grande Distribuzione Italiana (+18,74% per un valore superiore ai 138 milioni di euro) e dall’export (124 milioni di euro, +7,29%). Analizzando l’aspetto produttivo, i volumi realizzati lo scorso anno si sono attestati sui livelli del precedente (-0,86% per circa 1 milione di tonnellate). In particolare per la frutta si è registrato un aumento dell’1,94% dei volumi conferiti dai soci, superando le 403.000 tonnellate, con indice tuttavia negativo per albicocche, ciliegie, nettarine e susine a fronte di incrementi per kiwi, pere, cachi, castagne e marroni. Circa il pomodoro da industria, la produzione ha sfiorato le 450.000 tonnellate con un +6,3% rispetto all’anno precedente. Per gli ortaggi, in generale, i volumi conferiti si sono attestati sulle 596.600 tonnellate (-1,50% rispetto al 2014), con indice negativo per fagiolini, zucche e, soprattutto, fagioli e piselli, condizionati dalla scarsa allegagione nei mesi primaverili e dalla forte siccità estiva. In diminuzione anche la produzione di patate (-13,57%), intorno alle 48.600 tonnellate. In aumento infine le superfici coltivate a frutta, che hanno nuovamente superato i 17.000 ettari, interrompendo così il trend negativo degli ultimi 10 anni. Considerando anche le specie orticole, nel 2015 l’area coltivata dai soci Apo Conerpo è stata quasi di 31.000 ettari. “Facendo il confronto con la tendenza degli ultimi 5 anni a livello regionale, dove si registra -19,1%, è evidente che il calo c’è – commenta Vernocchi – ma per le realtà aggregate come la nostra tale contrazione è nettamente inferiore (-11,1%)”. (c.b.)
Nella foto da sinistra: Davide Vernocchi, Roberto Cera e Roberto Chiesa
I NUMERI DI APO CONERPO
Produttori associati | 6.000 |
Cooperative socie | 47 |
Superficie coltivata (Ettari) | 30.928 |
Stabilimenti di lavorazione | 91 |
Tecnici agricoli | 190 |
Addetti | 4.000 |
Principali specie (Ettari):
pomodori pere pesche, nettarine e percoche actinidia mele susine albicocche kaki ciliegie cocomeri e meloni |
6.752 5.899 3.417 2.167 1.409 1.064 702 356 340 240 |
Produzione conferita (Ton)
Frutta Ortaggi e patate |
1.048.900
403.600 645.300 |
Volume d’affari (Milioni di euro)
Grande Distribuzione italiana Export Mercato tradizionale Industria di trasformazione Plusvalore del trasformato |
703
138 124 86 92 263 |
Patrimonio netto (Milioni di euro) | 27,6 |