ANGURIE, SASTRE (NUNHEMS): “GUSTO FONDAMENTALE. IN ITALIA PUNTIAMO SULLE SEEDLESS”

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"Sappiamo che il consumatore valorizza di più la qualità gustativa che l’aspetto esteriore dell’anguria". Ad affermarlo è Juan Sastre (nella foto), Crop Sales Manager di Anguria per l’Europa e il Medio Oriente di Nunhems. L’anguria è una priorità e rappresenta un prodotto inserito in un mercato strategico per Nunhems.

Da quando nel 2008 è stata attualizzata la strategia globale riguardo l’anguria, l’azienda ha dimostrato di conoscere molto bene il consumatore. Infatti, Nunhems è riuscita in questi anni ad aumentare significativamente la sua presenza sui mercati europei grazie allo sviluppo di nuove varietà in cui la consistenza e il sapore sono le caratteristiche principali. I team specializzati nel campo dell’anguria di Nunhems lavorano già con frutti particolarmente adattati alla quarta gamma, per trasformare in realtà il consumo di questo salutare frutto al di fuori dei mesi estivi.

Su cosa basa il consumatore di anguria la sua decisione di acquisto?

Senza alcun dubbio sulla qualità gustativa. Il consumatore cerca sensazioni piacevoli per il palato, e in particolare il gusto. La nostra esperienza ci ha dimostrato che la qualità è molto più importante dell’aspetto esterno.

È possibile quindi affermare che la qualità aumenta il consumo?

In effetti, esiste un legame diretto tra la qualità e l’aumento del consumo di anguria. Le nuove varietà di sapori presenti nel catalogo di Nunhems hanno favorito un aumento del consumo di anguria nel nord dell’Europa. Vale a dire in zone in cui quasi non si comprava questo frutto, abbiamo creato l’abitudine di consumare anguria nera senza semi, ad esempio. In qualche modo, grazie alla nostra informazione di mercato e la nostra capacità di innovazione continua, abbiamo creato un precedente, perché nessuno finora era riuscito ad attirare l’attenzione dei consumatori come noi.

Quali sono i paesi leader nel consumo europeo di anguria?

In generale, il consumo di anguria sta conoscendo un aumento costante nel mercato europeo. L’aumento della qualità ha provocato un incremento significativo nei paesi nordici, ma Francia e Germania sono in testa per la tendenza al rialzo. La Spagna merita una menzione speciale, un paese dove l’anguria è molto popolare e il cui consumo è cresciuto del 20% nel corso degli ultimi anni (fonti interne all’azienda, ndr).

Quali sono state finora le priorità di Nunhems per la sua innovazione nel campo dell’anguria?

Nel 2008, dopo il congresso internazionale sull’anguria che si è tenuto a Valencia (Spagna), abbiamo progettato una strategia globale volta ad aumentare il consumo di anguria nei paesi produttori e, al tempo stesso creare l’abitudine di consumarla nei paesi in cui questo frutto non è popolare. In questi anni abbiamo realizzato un intenso lavoro per offrire al mercato delle angurie con nuove consistenze, più dolci e saporite, e con un aspetto esteriore molto attraente. Abbiamo ottenuto nuove varietà che completano il mercato e che, inoltre, sono più redditizie per l’agricoltore.

Il consumatore si fidelizza solo con la qualità?

Il consumatore cerca come punto di riferimento un marchio che gli trasmetta fiducia. Per questo motivo, è più importante posizionare marchi che si possano associare ad alta qualità. Per questo Nunhems svolge il suo lavoro di innovazione in stretta collaborazione con la catena commerciale, perché sappiamo sempre ciò che la distribuzione sta cercando per fidelizzare i suoi clienti.

Quali sono le sfide che si propone Nunhems per il mercato spagnolo?

Per noi è molto importante migliorare ulteriormente la qualità gustativa in tutta la gamma di angurie senza semi e fornire maggiore qualità alle varietà piccole, che sono quelle che si impongono nella grande distribuzione, sia per la vendita in pezzi che al taglio. Non possiamo dimenticare l’importanza di curare le varietà più grandi, che si difendono molto bene nei fruttivendoli tradizionali.

Quali sono le aspettative nel mercato italiano?

La nostra grande sfida è dimostrare al consumatore italiano che l’anguria senza semi è saporita tanto quanto quella con i semi. Dobbiamo superare un’abitudine di consumo molto radicata in Italia, dove finora l’anguria rigata con i semi raggiunge il 90% del mercato. Ciò è simile a ciò che succede nel resto d’Europa, poiché la tradizione culturale e l’età dei consumatori hanno una grande influenza. Ad esempio, è stato confermato che l’anguria con semi è la preferita dai consumatori di oltre 40 anni, mentre le varietà senza semi si consumano a qualsiasi età.

Dal punto di vista dell’innovazione, a quali sviluppi sta lavorando Nunhems?

La nostra priorità in questo momento è concludere l’indagine in materia di nuove linee di sviluppo che offrano angurie con polpa più consistente, in particolare adeguate all’uso in quarta gamma e per la vendita al taglio. Sappiamo che il futuro vedrà il consumo di anguria andare oltre le stagioni di normale consumo e siamo pronti a dare una risposta a queste nuove esigenze, perché anticipiamo la domanda del mercato.

In che modo le nuove abitudini di consumo beneficiano il produttore?

Gli interessi del produttore sono sempre molto presenti nel nostro lavoro. Il nostro obiettivo è di offrire varietà stabili, indipendenti dalle date di semina, tipo di coltivazione o zona di produzione. Innoviamo nel campo del materiale genetico per offrire gli impollinatori di altre varietà e mettere a disposizione del produttore uno standard di qualità che lo aiuti a migliorare la sua redditività.

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