AMBROSIA? IN VAL VENOSTA IL CLIMA IDEALE

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Molto soddisfatto il direttore di VIP Josef Wielander per l’avviata collaborazione con Rivoira su Ambrosia: "Questo progetto nasce dalla cooperazione tra due partner forti, Rivoira per la produzione di mele rosse e VI.P per quella di mele gialle, con oltre il 70% del raccolto composto da Golden Delicious”.

“Prerogativa fondamentale di Ambrosia – riferisce Wolfgang Graiss, responsabile qualità di VIP – è il buon tenore zuccherino (12-14 °Brix) e un’acidità molto bassa (intorno al 2-4 g/l). Questi valori conferiscono ad Ambrosia un peculiare gusto aromatico. Per garantirne la disponibilità oltre il periodo della raccolta, le mele Ambrosia vengono "messe a riposo" in un’atmosfera controllata: questo metodo di conservazione refrigerata consiste nell’abbassamento della temperatura e dei livelli di ossigeno in modo che la frutta possa essere conservata restando fresca come al momento della raccolta”.

Le mele Ambrosia maturano tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, a seconda della regione di coltivazione. Per sviluppare la massima lucentezza hanno bisogno di notti fresche e di giornate calde e assolate, è per questo che in Val Venosta questa varietà ha trovato il clima ideale. La scarsa piovosità, la presenza del sole per oltre 300 giorni all’anno, l’aria frizzante dei ghiacciai che garantisce una crescita lenta e le forti escursioni termiche, rendono la valle idonea per la coltivazione di queste mele la cui zona di produzione è situata tra 500 ed 1.000 metri di altitudine.

Tutti i diritti di Ambrosia sono detenuti dalla ditta PICO (Okanagan Plant Improvement Company) che gestisce, a livello mondiale, i contratti di commercializzazione e produzione della varietà.

L’azienda Rivoira detiene l’esclusiva di commercializzazione della mela Ambrosia in Europa, Nord Africa e Asia. Particolare di Ambrosia è inoltre che il suo nome è stato registrato sia per identificare la varietà di mela che per il trademark. Da sottolineare infine che il packaging di Ambrosia è comune in tutto il mondo, in modo tale da renderlo riconoscibile e riconducibile alla varietà e non alle società che lo commercializzano. (A.F.)

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