Gli stabilimenti della Orogel, primo produttore italiano di verdure nel comparto surgelati, nei territori attorno Cesena non hanno subito grandi danni dall’alluvione ma è forte, fortissima la preoccupazione per i soci coltivatori e produttori.
“Stimiamo una perdita del 50% della raccolta di ortofrutta in Romagna a causa dell’alluvione” – ha detto all’ANSA il presidente di Orogel Bruno Piraccini (nella foto) – “con almeno 200 soci della filiera che hanno perso tutto, e gli altri 600 tra quelli attivi in Romagna (in totale 800, ndr) comunque danneggiati. Le ciliegie, le fragole e la raccolta primaverile dei piselli le consideriamo perse, ma sono in forte ribasso anche zucchine e spinaci. In magazzino abbiamo scorte per i prossimi tre mesi e non c’è alcun ritardo per le spedizioni. Va invece riprogrammata la fornitura per il prossimo autunno. E sono tutti da valutare, per quest’anno e per i prossimi, i danni sugli alberi da frutto che richiederanno un forte investimento per il reimpianto. Ad oggi comunque non abbiamo problemi a fornire il mercato” assicura.
Da Orogel 2 milioni per i primi interventi
Per un primo soccorso e per cercare di stimolare colture autunnali Orogel, fa sapere il presidente Piraccini, “ha già stanziato 2 milioni di euro, ma contiamo su aiuti del governo a sostegno di una categoria molto preziosa per tutto il Paese in un territorio vocato all’alta qualità in biologico. Se perdono la voglia di fare i contadini ci perdiamo tutti”.
Orogel è un Consorzio di cooperative con un fatturato di 320 milioni di euro dei quali 280 milioni sono generati dai surgelati, con una quota di mercato del 26% in Italia, e 40 milioni dalla frutta fresca ad alto contenuto di servizio (pasti pronti). Oltre all’Emilia-Romagna ha stabilimenti produttivi in Veneto, in provincia di Rovigo, e a Policoro in Basilicata dove è stata avviata l’installazione della prima cella di refrigerazione automatizzata del Sud che sarà inaugurata il prossimo anno.
(fonte: Ansa)